Non dici la cosa più importante,il numero di giri del motore ed il rapporto tra i diametri della puleggia motore e di quella dell'alternatore, il dato di targa degli alternatori è in genere riferito a 6500 rpm ed è difficile che venga raggiunta su di un motore marino a velocità di crociera o addirittura in folle a 1500 rpm.
Se poi l'eccitazione è fatta dal regolatore interno, anche se imbrogliato dal sistema Sterling, le prestazioni a più basso numero di giri, rispetto ai 6500 di targa, non possono che essere scarse (il rapporto con i giri è quadratico).
Un alternatore di potenza con eccitazione esterna con regolatore 'intelligente' migliora un po' le cose ma se i giri sono scarsi c'è poco da fare se non aumentarli.
Il mio alternatore di potenza con eccitazione esterna e regolatore intelligente di targa aveva 120 A ma a velocità di crociera non andava oltre i 50-60 A, ho ridotto il diametro della puleggia alternatore per farlo correre di più, ho piegato l'alternatore il più possibile all'esterno del motore per migliorare l'avvolgimento (per questo ho anche allungato il tirante di registro) e sostituito la cinghia con una più lunga e del tipo a tacchetti per puleggie piccole (ha nella sigla AXnnn invece di Annn).
Il risultato è stato che a velocità di crociera caricava 90 A con batterie scariche finchè raggiungevano la tensione di bolla di 14,4 V a 25°C ed il regolatore calava l'eccitazione per mantenere la tensione anche fino sotto 1 A alla fine per non pregiudicare le batterie (2 da trazione al GEL a 6 V in serie da 270 Ah + 1 del motore da 110 Ah).
Devi quindi in primo luogo controllare le batterie, poi il regolatore ed infine valutare se l'alternatore gira a sufficiente velocità, cosa che, stranamente succede di rado sulle barche perchè sono mantenute le strutture del motore automobilistico da cui derivano mentre il regime è sempre inferiore.