14-11-2013, 20:35
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-11-2013, 20:39 da kermit.)
Citazione:ghibli4 ha scritto:La mia barca stava a Caorle nella Darsena dell'Orologio e forse da quelle parti c'è un rigger a cui piace portare a fondocorsa gli arridatoi dello strallo di prua
Mi spiegate come fate a calcolare il rake senza errori di misura dovuti a:
- Catenaria della drizza
- pendolo che oscilla
- barca appruata o appoppata?
Io ho provato ma avevo numeri a cazzum, e secondo me la mia barca e' sordina al timone. Riproverò con il metodo tiger.
Circa il tenditore a fondo corsa di kermit, ho avuto analoga sorpresa in luglio.

.A parte le battute parlandone con il velaio mi dice che molti velisti che hanno il rollafiocco con un canalina pesante non amino vedere catenaria anche con il belin a riposo ed allora avvitano eccessivamente l'arridatoio di prua portando tutto fuori geometria.
Circa la metodologia per vedere se sei in bolla o no quando fai le misure controlla con attenzione il progetto della tua barca e di sicuro troverai una parte, ad esempio il piano di calpestio del pozzetto nel mio caso, che è nata per essere perfettamente orizzontale, quello diventerà il piano di riscontro e gioca con i pesi a bordo o le cime di ormeggio per mettere la barca in bolla. Lo stesso piano lo riporti sul boma regolando amantiglio e scotte e con la livella sopra il boma fai la misurazione.
Le oscillazioni del peso le smorzi benissimo con un secchio d'acqua in cui immergerai il peso attaccato alla drizza randa.
