regolatori di carica in parallelo
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Ho 3 batterie (1 motore, 2 servizi, queste ultime 'più o meno' eguali- marche diverse, anni diversi capacità di un 5 Ah diverse), un ripartitore elettronico da 40 € (all'epoca, nulla di trascendentale) e i soliti staccabatterie su positivi e negativo.
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Direi una situazione molto comune e, di base, del tutto tradizionale senza obiezioni particolari (salvo critiche sulle batterie diverse e di diversa eta' in parallelo ma e' un caso fin troppo spesso visto e i paventati guai non sono poi cosi' frequenti, ci si puo' 'convivere' ma non e' certo il massimo).
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Vorrei sbaraccare gli staccabatterie e inserire uno dei 'modules' del BEP Marine che tramite l'uso di 2 relais sensibili alla Tensione (VSR), prioritizzano (sulla base del voltaggio rilevato) la carica su una batteria, quando questa è carica sulla seconda e infine caricano la terza (oltre a staccabatterie e manopola per parallelo d'emergenza).
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Gli staccabatterie hanno una motivazione del tutto diversa, servono ad isolare i banchi batterie dal circuito che alimentano e la loro presenza e' giustificata da ragioni tipicamente legate a motivi di sicurezza. La sostituzione con apparecchiature automatiche ne annulla l'efficacia e fra l'altro in varie normative antiincendio e' prescritto esplicitamente l'obbligo di avere dispositivi manuali facilmente accessibili capaci di togliere completamente tensione all'impianto elettrico qualunque ne sia il valore.
Forse pensavi di sostituire il ripartitore di carica (che e' il dispositivo che distribuisce la corrente del caricatore o alternatore alle batterie) nel qual caso il nuovo assetto circuitale puo' avere una logica che sara' piu' o meno valida secondo lo schema che si realizza, va ricordato a questo proposito che nello studio della nuova disposizione si deve tenere conto delle massime correnti di spunto che possono essere richieste al banco batterie: nel caso di un banco servizi come descritto se a bordo e' presente un salpaancore e' necessario che le due batterie possano (debbano) lavorare in parallelo per fornire la corrente richiesta, una situazione come descritta vedendo calare la tensione alla batteria cui e' richiesta l'alimentazione scollegherebbe il resto del banco (la batteria meno sollecitata) con l'intenzione di lasciare tutta la corrente del caricatore (o alternatore) alla batteria piu' scarica facendo l'opposto di cio' che serve in quel momento.
I relay sensibili alla tensione in casi come questi si usano per operare fra banco motore e banco servizi non per mantenere isolate fra loro le batterie servizi (per la ragione descritta).
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Se inserisco a questo punto uno o due pannelli da 100W, come conviene mettere il regolatore, eventualmente MPTT? Quest'ultimo vedrebbe sempre e solo la batteria 'più scarica e con la priorità più alta', quindi dovrebbe preoccuparsi solo di caricarla fino alla tensione di stacco ed il passaggio della carica alla successiva.
O no?
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Per quanto riguarda le modalita' di distribuzione della carica ai vari banchi presenti a bordo ci sono le opinioni piu' diverse, a mio parere piu' o meno egualmente valide, chi preferisce ripartitori di carica, chi i relay sensibili a tensione, chi caricatori del tutto indipendenti ma, se adeguati al circuito e alle esigenze il risultato e' piu' o meno lo stesso: le batterie si ricaricano.
Personalmente sono 'affezionato' al vecchio sistema del ripartitore di carica solo per la ragione terra-terra che non mi ha mai 'tradito' (e cio' che funziona non si cambia), ha una modesta fama solo perche' e' spesso installato male senza collegare a valle (portando un filo fino al banco batterie) il terminale di 'sensing' dell'alternatore o del caricabatterie, senza questo collegamento la tensione di carica risulta piu' bassa di un valore pari alla caduta di tensione sui diodi che lo compongono. So che non e' molto facile identificare tale terminale (di solito ponticellato localmente) ma un installatore di impianti elettrici degno di quel nome deve essere in grado di trovarlo e utilizzarlo.
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