10-12-2009, 01:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-12-2009, 02:48 da Proust2000.)
iniziamo con le elucubrazioni sul restauro di Gometra di cui vi ho parlato nell'altro thread.
Il Ponte:
quando abbiamo trovato la barca era bianco/panna e pensavamo fosse l'originaria tela verniciata, andando poi a rimuovere il tutto abbiamo scoperto che era stato ricoperto con uno strato di resina non meglio identificato più altri strati di vernice (foto), era circa mezzo centimetro di spessore e ci son volute due settimane per tirare via tutto con la fiamma e il raschietto, circa 300 kg di roba!
lavori fatti male e rattoppi vari eseguiti chissà quando e chissà da chi che però hanno avuto il merito di preservare la coperta sottostante in modo incredibilmente efficace.
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La coperta è in pino norvegese in doghe dritte larghe 5 cm circa e spesse 2,5 cm. tutta in ottimo stato tranne che nella parte poppiera dove è stata rifatta probabilmente nel 1952 per il cambio di armamento, qui era malconcia ed è stata smantellata (tutto lo slancio dalla poppa al pozzetto), ora il dilemma:
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Ricoprire tutto con teak stagionato da 7-9 mm o tentare un difficile ripristino dell'originale coperta in tela verniciata?
la prima scelta ha gli svantaggi del costo e del peso, la seconda della manutenzione che ne deriverebbe, la tela verniciata è a quanto sentito in giro, delicatissima, oltre al fatto che dovremmo litigare col carpentiere per convincerlo a farla...
non parlatemi di resine epossidiche o altre cose non compatibili con l'età della barca, non vi faccio perdere tempo.
Il Ponte:
quando abbiamo trovato la barca era bianco/panna e pensavamo fosse l'originaria tela verniciata, andando poi a rimuovere il tutto abbiamo scoperto che era stato ricoperto con uno strato di resina non meglio identificato più altri strati di vernice (foto), era circa mezzo centimetro di spessore e ci son volute due settimane per tirare via tutto con la fiamma e il raschietto, circa 300 kg di roba!
lavori fatti male e rattoppi vari eseguiti chissà quando e chissà da chi che però hanno avuto il merito di preservare la coperta sottostante in modo incredibilmente efficace.
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La coperta è in pino norvegese in doghe dritte larghe 5 cm circa e spesse 2,5 cm. tutta in ottimo stato tranne che nella parte poppiera dove è stata rifatta probabilmente nel 1952 per il cambio di armamento, qui era malconcia ed è stata smantellata (tutto lo slancio dalla poppa al pozzetto), ora il dilemma:
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Ricoprire tutto con teak stagionato da 7-9 mm o tentare un difficile ripristino dell'originale coperta in tela verniciata?
la prima scelta ha gli svantaggi del costo e del peso, la seconda della manutenzione che ne deriverebbe, la tela verniciata è a quanto sentito in giro, delicatissima, oltre al fatto che dovremmo litigare col carpentiere per convincerlo a farla...
non parlatemi di resine epossidiche o altre cose non compatibili con l'età della barca, non vi faccio perdere tempo.
