(02-05-2014 08:35)randasteccata Ha scritto: Mi sono riletto tutti gli interventi al riguardo e mi pare che, da parte di molti, sia stata fatta molta confusione.
La discussione è partita parlando di "ormeggio" (e non di ancoraggio). A mio parere è pur vero che se devi ormeggiare in un determinato posto in un pontile o in una banchina non puoi scegliere più di tanto: quello è! E' però vero che puoi scegliere come manovrare, vale a dire, sempre tenendo conto della specificità della barca (elica sinistrorsa o destrorsa, presenza dell'elica di prua etc...) e delle condizioni (direzione e forza del vento, corrente etc.), puoi scegliere se fare l'approccio in marcia avanti o in retro o da sopra vento o da sottovento. E' indiscutibile che la migliore condizione sia in retro e controvento: puoi regolare a piacimento la velocità che tanto la barca non tenderà a intraversarsi. Ma non sempre è possibile e ci si deve adattare...
Diversa è la questione dell'ancoraggio. Ognuno ha le sue tecniche ma tra tutte queste mi pare che la più scellerata sia di ancorare in favore di vento e quindi in marcia avanti. A meno di non calare la catena "alla motoscafara" (cioè aprendo la frizione e calando tutta in una volta la quantità voluta di catena...) una velocità di avanzamento di 1 nodo corrisponde a circa il doppio della velocità di discesa del salpaancora e con un minimo di abbrivo ci si troverà inevitabilmente con la catena che struscia lungo la fiancata della barca. Anche calando la catena più velocemente, appena l'ancora farà testa sul fondale e la catena andrà in tensione, ci ritroveremo sopra la linea di ancoraggio ( a meno che la barca, più intelligentemente di chi la sta manovrando, non abbia deciso di intraversarsi evitando così il patatrak!)
BV a tutti
Roberto
Evidentemente parli come un motoscafaro che cala l'ancora pigiando il bottone di discesa e non aprendo e regolando la frizione.
Se sei a vela, per scelta o necessità, hai due possibilità:
1-Ti fermi controvento e cali, la barca si traverserà immediatamente se non trattieni subito, ma se lo fai l'ancora con ancora poco calumo arerà.
2-Con vento in poppa, dopo aver alleggerito le vele, con sola randa se c'è solo una bava o solo fiocco, magari parzialmente avvolto se ce ne è di più, ammainato tutto se più forte, procedi lentamente con perfetto controllo del timone e molli la frizione sul punto prescelto regolando la discesa per non fare accumuli e non strisciare la fiancata.
Un attimo prima di agguantare dai tutto timone da una banda, la barca gira, la catena si tende quando sei al traverso e l'ancora fa presa bene e la barca si mette controvento nella posizione che avevi scelto.
Come per tutte le cose ci vuole manico ma ti garantisco che è la manovra più affidabile se non hai motore, che una volta quasi nessuna barca aveva, io la faccio da oltre 50 anni(ormai ho superato i 73) senza alcun inconveniente.
Se a motore da solo, dopo aver ammainato tutto, arrivo controvento in folle con abbrivio zero sul punto prescelto, dò tutto timone e blocco dall'altra banda, vado a prua e mollo la frizione regolando lo stendimento senza trattenere la barca che indietreggia al traverso lentamente frenata dalla V della deriva e del timone finchè ho steso il calumo scelto, poi stringo la frizione e quando la barca ha teso la catena e si è messa nel letto del vento do marcia indietro per agguantare bene.