Dato che qui e da più parti mi è stato chiesto un parere

, anche se non l'ho ancora provato, posso in linea teorica e più oggettivamente possibile, da quel che ho visto e su esperienze di prodotti analoghi, dire cosa ne penso, senza entrare nel merito dell'utilità di un sistema siffatto (può essere utile per esempio sulle barche d'epoca dove in regata l'avvolgifiocco viene penalizzato).
Il prodotto è un tentativo (i tester poi ci diranno se è riuscito o meno), di trasformare un immagazzinatore come ce ne sono già tanti in vendita (top-reff, bartels, etc), in un avvolgitore, con la possibilità dunque di parzializzare la vela di prua.
Per fare ciò è necessario trasferire la torsione dal tamburo alla girella, in modo da farla girare solidale con lo strallo; negli immagazzinatori invece strallo e girella sono liberi e non devono trasmettere nessuno sforzo.
A questo scopo per lo strallo è stato necessario utilizzare un tondino (di dimensioni generose tanto da essere scambiato per un tubo) dato che spiroidale normale e dyform per la loro struttura non sono in grado di trasmettere sforzi torsionali senza danneggiarsi; non so quale tipo di ancoraggio sia stato utilizzato tra tondino e tamburo e tra tondino e l'ancoraggio della girella, che sono le parti delicate del sistema insieme ai due cuscinetti reggispinta che devono consentire la rotazione sotto carico. (Negli avvolgifiocco tradizionali il carico di trazione è sopportato dallo strallo che sta fermo, mentre quello torsionale dai profili che gli girano intorno, dunque i carichi sui cuscinetti sono solo quelli della ghinda e non quelli dello strallo).
A questo proposito, la Stern aveva già prodotto uno strallo cavo/avvolgifiocco strutturale molto simile a questo (salvo che al posto del tondino c'era un estruso di alluminio pieno con le canaline) con questo tipo di cuscinetti e se ne trova ancora qualcuno su alcuni X prodotti nello scorso millennio; quasi tutti sono però stati sostituiti con sistemi tradizionali Furlex dopo che per diverse volte i cuscinetti si erano sbarellati.
Per quanto riguarda l'esigenza di avere lo strallo nudo con i garrocci tessili, per aver la possibilità di issare ed ammainare le vele in equipaggio ridotto, è una questione di gusti personali, dunque "de gustibus non disputandum....".
Il mio dubbio è invece sulla possibilità di parzializzare correttamente le vele di prua, dal momento che la torsione è comandata da mura e penna mentre la parte centrale della vela seguirà in ritardo e sotto carico potrebbe tendere a far sacco. Infatti negli avvolgifiocco più evoluti la vela si avvolge trascinata dalla ralinga, mentre penna e mura sono parzialmente o totalmente libere.
Detto ciò, attendo anch'io i risultati dei test.
Ciao