(15-10-2014 18:22)RMV2605D Ha scritto: (15-10-2014 15:51)ZK Ha scritto: io ho letto il titolo:
strallo di trinchetta.
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e cosa ha a che fare sta cosa con la trinca?
Hai capito bene, quello di cui ho parlato è uno strallo amovibile posizionato sul musone (con rinvio al dritto di prua) a ridosso del tamburo dell'avvolgitore del genoa.
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BV
neanche il tuo e' uno strallo di trinchetta
le barche che armano lo strallo di trinchetta sono ormai ben poche.
una volta, quando gli alberi erano di legno non ci si fidava di lasciare indifesa tutta la luce dell' altezza libera e si usavano stralli, spesso tre, e volanti, in genere due, alte e basse.
cosi a prua si armava la trinca e quando il vento calava si tirava su anche lo yanchee.. che era una vela da venti leggeri o da poppa (la bugna alta la rende facile alle regolazioni) e' una vela piatta, facile da fare e si fa il grasso da sola dove serve.
la trinca invece e' una vela con la bugna bassa a pelare il ponte per migliorarne il rendimento (elimina in basso le turbolenze di appendice) la balumina molto scavata, per ridurre lo sbandamento prodotto e col grasso molto in avanti, che col ventone le boline impossibili non le fa nessuno e serve potenza per ripartire dopo l' onda.
le barche da regata vere di oggi volvo, vg, class 40 ecc. hanno tutte lo strallo di trinchetta e le volanti, quando le barche non vengono costruite su un sistema di compenso (in irc e orc questo modo sarebbe spaventosamente penalizzante) il sistema di frazionamento e' sempre lo stesso da almeno due secoli.
e certo che lo strallo di trinca e il baby rompono le scatole in virata.. e' per questo che si so inventati il rullafiocco... solo dopo i comodosi hanno scoperto che faceva comodo per togliere di torno la vela dalla coperta e per prenderci le mani.
se volete metterci mano.. la soluzione "corradino" e' quella giusta per andare a vela.