05-12-2014, 13:08
Il flauto perché.
La barca ha gli interni controstampati, questo comporta che vi siano dei compartimenti, anche grandi, stagni.
1)A prua c’è la parte sotto le cuccette a V che ha capacità di un centinaio di litri;
2) a poppa nel gavone ci potrebbero stare 200 litri;
3) la ghiotta del motore tiene circa 70 litri;
4) sotto il lavello ce ne stanno una cinquantina (stacco ancora da fare);
5) la ghiotta della doccia ne tiene una ventina;
6) il buco nella sentina centrale nel quale confluiscono i colaticci vari (qui c’è imboccata anche la generosa pompa di esaurimento a mano, sempre a membrana, con la leva in pozzetto).
Tutti questi luoghi sono stagni e indipendenti uno dall’altro e in ognuno c’è la possibilità che si formi un laghetto:
1) il passa scafo dell’elica del log, il passo d’uomo di prua, il motore del salpa;
2) Il gavone si apre e ci si mette dentro roba anche quando piove, ci sono tutti gli arrivi dell’acqua dolce, e il boiler (che però scarica in un tubo dedicato che finisce nella ghiotta del motore (la più visibile/ispezionabile);
3) per destinazione ci si forma dell’acqua, in più c’è la tenuta meccanica della linea d’asse;
4) raccordi e colaticci del lavello usato maldestramente;
5) è lei;
6) quando c’è quel litro d’acqua vigliacco, di quasi tutte le sentine, che dà fastidio solo a pensarci, un colpetto e via, tutto asciutto.
Ne consegue che se c’è dell’acqua la si esaurisce con sassola, secchio e spugna, noioso e scomodo.
Una bella pompa a membrana, a seguire un filtro, lasciato libero per poterlo trafficare con comodo, il flauto e tutti gli stacchi che arrivano nei luoghi deputati.
Si accende la pompa e si solfeggia sul flauto con un breve apri e chiudi tra i vari compartimenti.
Non è per una questione di sicurezza, figuriamoci la porta è quella che è, ma per quella comodità che l’età incipiente colloca tra le priorità.
Nella ghiotta del motore, che è uno dei punti bassi, c’è anche la solita pompa automatica di sicurezza, sempre collegata, che esaurisce per un po’ l’acqua e per sempre le batterie.
La barca ha gli interni controstampati, questo comporta che vi siano dei compartimenti, anche grandi, stagni.
1)A prua c’è la parte sotto le cuccette a V che ha capacità di un centinaio di litri;
2) a poppa nel gavone ci potrebbero stare 200 litri;
3) la ghiotta del motore tiene circa 70 litri;
4) sotto il lavello ce ne stanno una cinquantina (stacco ancora da fare);
5) la ghiotta della doccia ne tiene una ventina;
6) il buco nella sentina centrale nel quale confluiscono i colaticci vari (qui c’è imboccata anche la generosa pompa di esaurimento a mano, sempre a membrana, con la leva in pozzetto).
Tutti questi luoghi sono stagni e indipendenti uno dall’altro e in ognuno c’è la possibilità che si formi un laghetto:
1) il passa scafo dell’elica del log, il passo d’uomo di prua, il motore del salpa;
2) Il gavone si apre e ci si mette dentro roba anche quando piove, ci sono tutti gli arrivi dell’acqua dolce, e il boiler (che però scarica in un tubo dedicato che finisce nella ghiotta del motore (la più visibile/ispezionabile);
3) per destinazione ci si forma dell’acqua, in più c’è la tenuta meccanica della linea d’asse;
4) raccordi e colaticci del lavello usato maldestramente;
5) è lei;
6) quando c’è quel litro d’acqua vigliacco, di quasi tutte le sentine, che dà fastidio solo a pensarci, un colpetto e via, tutto asciutto.
Ne consegue che se c’è dell’acqua la si esaurisce con sassola, secchio e spugna, noioso e scomodo.
Una bella pompa a membrana, a seguire un filtro, lasciato libero per poterlo trafficare con comodo, il flauto e tutti gli stacchi che arrivano nei luoghi deputati.
Si accende la pompa e si solfeggia sul flauto con un breve apri e chiudi tra i vari compartimenti.
Non è per una questione di sicurezza, figuriamoci la porta è quella che è, ma per quella comodità che l’età incipiente colloca tra le priorità.
Nella ghiotta del motore, che è uno dei punti bassi, c’è anche la solita pompa automatica di sicurezza, sempre collegata, che esaurisce per un po’ l’acqua e per sempre le batterie.
