02-03-2015, 13:16
Il rischio, lasciando collegata la roba in Imarroncinichegalleggiano.... non sono tanto le dispersioni, inesistenti se nulla è collegato all'impianto della barca, e i sovraccarichi, perché quelli sono protetti da magnetotermici (fusibili e cose varie) e differenziali, né tanto dalle apparecchiature che basta siano progettate e costruite per uso continuativo (importante).
Il vero rischio sono le sovratensioni: infatti se per qualsiasi motivo c'è un rialzo notevole di tensione, questo non sempre viene rilevato né da differenziale e da magnetotermico, per cui l'apparecchio può prendere fuoco.
Difficile che qualche barca abbia il limitatore di tensione (Daphnia e quelle a seguire lo hanno).
E' già successo e se ne è anche parlato, che dopo la manutenzione di alcune colonnine, il tizio abbia collegato alla 220 due fasi invece di una fase e un neutro, e una barca ha preso fuoco.
Il vero rischio sono le sovratensioni: infatti se per qualsiasi motivo c'è un rialzo notevole di tensione, questo non sempre viene rilevato né da differenziale e da magnetotermico, per cui l'apparecchio può prendere fuoco.
Difficile che qualche barca abbia il limitatore di tensione (Daphnia e quelle a seguire lo hanno).
E' già successo e se ne è anche parlato, che dopo la manutenzione di alcune colonnine, il tizio abbia collegato alla 220 due fasi invece di una fase e un neutro, e una barca ha preso fuoco.
