Grazie davvero per le risposte.
Aggiungo qualche altro dettaglio per darvi un quadro della situazione migliore.
Dopo aver preso la barca ed averla trasferita a Chioggia da Monfalcone, l'ho subito fatta alare.
Quello che ho trovato in diversi punti, dopo il lavaggio della carena, è stato un completo distaccamento della vernice, fino al metallo nudo.
A dire il vero i problemi che ho riscontrato si possono dividere in due categorie:
- zone di superficie abbastanza ampia nelle quali la vernice si staccava completamente con un raschietto, soprattutto nella parte dello scafo posteriore alla deriva. In quelle zone, però, il metallo sembra aver tenuto bene, si è solo inscurito.
- alcuni punti distribuiti a random nei quali il metallo (e la vernice sopra di esso) aveva formato delle specie di verruche. Simili a dei piccoli vulcani.
Questi, una volta raschiati, presentavano corrosione che credo si definisca a "pit", una volta rimosso il metallo corroso.
Non avendo la possibilità di tenere la barca sull'invaso troppo a lungo, ho sistemato la carena solo nei punti che presentavano problemi. Carteggiando con levigatrice fino al metallo lucido e ricoprendo con epoxy primer della Veneziani. E alla fine AV bianca sempre della Veneziani.
Tra l'altro, ho il forte sospetto che Giorgio avesse dato in passato un'AV contenente rame. Sia perchè con la vendita della barca mi ha lasciato in eredità tre barattoli di una AV della international contenente rame, sia perchè l'AV che ho ritrovato sullo scafo era di colore azzurro. Normalmente, quelle rame esenti, non sono di quel colore.
Se avessi ragione su quest'ultimo sospetto, credo mi converrebbe, per star tranquillo, rimuovere qualunque residuo della vecchia vernice, che potrebbe, a sto punto, contenere del rame.
Aggiungo che per i prossimi anni vorrei stare tranquillo, preferisco spendere qualcosa di più adesso per un lavoro definitivo, piuttosto che vivere col dubbio che lo scafo si stia lentamente consumando
La mia unica paura è che il cantiere possa fare cavolate per mancanza di esperienza sugli scafi in alluminio. Ma si sa che trovare esperti in "domopak" qui in Italia è davvero un'impresa
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