16-05-2015, 23:05
----
Dando per assunto che il regolatore di carica sia effettivamente incorporato nell'alternatore (o almeno spero), come faccio a sapere se la compensazione avviene? Pensavo di si, cioè che fosse una funzione svolta dal regolatore dell'alternatore, ma leggendo Bolina (che ipotizzava il contrario) mi è venuto il dubbio. Come faccio a saperlo?
----
E' molto piu' semplice di quanto si pensi, basta misurare con motore in funzione la tensione raggiunta dopo un tempo ragionevole per garantire che la batteria sia sufficientemente carica, se tale tensione si trova sopra un minimo di 13,8V sicuramente qualche sorta di sistema di compensazione e' stata implementata.
La tensione che ho indicato e' quella tipica di progetto per i regolatori degli alternatori (dico tipica perche' secondo l'opinione dei costruttori e il tipo di batterie che prevedono per le vetture tale tensione puo' anche arrivare nell'intorno dei 14V o poco piu').
Il regolatore normalmente impiegato sugli alternatori e' di derivazione automobilistica e mira a mantenere la tensione al livello di "floating" non essendo normalmente importante una ricarica molto rapida poiche' una vettura chiede alla batteria energia solo per l'attimo dell'accensione del motore e poi ha molto tempo per restituirla, non e' necessario quindi implementare sistemi di ricarica piu' rapidi o piu' efficienti, tale livello di "floating" corrisponde appunto ai valori che ho indicato.
Se la massima tensione raggiunta fosse inferiore ai 13,8V, ad esempio fra 13,2V e 13,5V (sempre a motore in moto) certamente non risulta possibile raggiungere un sufficiente livello di carica e qualcosa deve essere fatto per correggere tale situazione.
Dando per assunto che il regolatore di carica sia effettivamente incorporato nell'alternatore (o almeno spero), come faccio a sapere se la compensazione avviene? Pensavo di si, cioè che fosse una funzione svolta dal regolatore dell'alternatore, ma leggendo Bolina (che ipotizzava il contrario) mi è venuto il dubbio. Come faccio a saperlo?
----
E' molto piu' semplice di quanto si pensi, basta misurare con motore in funzione la tensione raggiunta dopo un tempo ragionevole per garantire che la batteria sia sufficientemente carica, se tale tensione si trova sopra un minimo di 13,8V sicuramente qualche sorta di sistema di compensazione e' stata implementata.
La tensione che ho indicato e' quella tipica di progetto per i regolatori degli alternatori (dico tipica perche' secondo l'opinione dei costruttori e il tipo di batterie che prevedono per le vetture tale tensione puo' anche arrivare nell'intorno dei 14V o poco piu').
Il regolatore normalmente impiegato sugli alternatori e' di derivazione automobilistica e mira a mantenere la tensione al livello di "floating" non essendo normalmente importante una ricarica molto rapida poiche' una vettura chiede alla batteria energia solo per l'attimo dell'accensione del motore e poi ha molto tempo per restituirla, non e' necessario quindi implementare sistemi di ricarica piu' rapidi o piu' efficienti, tale livello di "floating" corrisponde appunto ai valori che ho indicato.
Se la massima tensione raggiunta fosse inferiore ai 13,8V, ad esempio fra 13,2V e 13,5V (sempre a motore in moto) certamente non risulta possibile raggiungere un sufficiente livello di carica e qualcosa deve essere fatto per correggere tale situazione.
