fabri2005
Amico del forum
Messaggi: 201
Registrato: Feb 2014
|
RE: Consiglio randa avvolgibile (nell'albero...)
(17-05-2015 10:29)Tatone Ha scritto: (12-05-2015 13:04)fabri2005 Ha scritto: (12-05-2015 12:56)jetsep Ha scritto: (09-05-2015 20:56)fabri2005 Ha scritto: In genere le barche con randa avvolgibile hanno un albero più spesso rispetto a quelle con randa tradizionale. E la regolazione della tensione del paterazzo è ridotta, perché l'albero più di tanto non può flettere.
Fabri, più che di spessore si tratta di diversa sezione con diverso momento di inerzia.
Selden li specifica.
Viste le limitate regolazioni con questo tipo di vela...la tensione della base e il paterazzo sono amici tuoi...
Credo di aver capito.
Non ho visto e provato molte barche. E le poche che ho visto, compresa la nostra, che avevano la randa avvolgibile, non avevano grande possibilità di tendere il paterazzo. E una persona che credo fosse abbastanza esperta mi disse che è quasi ininfluente la tensione che si può avere, sugli alberi che ospitano una randa avvolgibile poichè in genere sono più corti e con diametro maggiore. Poi non so.
Aggiungo che erano barche vecchie, almeno 20 anni. Forse su le più moderne si ottiene di più.
Solo per fare un minimo di chiarezza, tendere il paterazzo ha principalmente uno scopo: ridurre la catenaria sullo strallo di prua quando aumenta il vento. Questo per evitare che il tessuto del genova, lasciato libero dalla catenaria, si sposti verso poppa facendo un bel sacco che impedisce alla barca di andare avanti in bolina stretta.
C'è anche la conseguenza che su alberi "normali" la tensione del paterazzo fa flettere l'albero stesso (cosa che si contrasta con le sartie volanti, se presenti), con il risultato di tirare il tessuto della randa verso prua nel punto di massima flessione dell'albero, smagrendo così la randa (cosa positiva all'aumentare del vento).
Ora, tornando al nostro bell'albero avvolgibile, la tensione del paterazzo di poppa è sempre necessaria per ridurre la catenaria a prua, non c'è altro modo semplice per farlo. Ed è importante, soprattutto perché altrimenti è necessario cazzare molto gli stralli per non avere problemi con vento forte, perdendo tantissimo in prestazioni con vento leggero (quando invece vogliamo sia catenaria che vele grasse). E pure sollecitando inutilmente la nostra amata... La controindicazione è che nel caso degli alberi avvolgibili la loro flessione è invece molto negativa, sia perché la randa è già piattissima di disegno per potersi arrotolare e quando l'albero dovesse flettere perderebbe completamente la forma. La seconda è perché avvolgere e svolgere con l'avvolgitore inflesso dentro all'albero faccio intuire a voi quanto meccanicamente sia bello!!! Per fortuna, quindi, gli alberi avvolgibili flettono un po' meno di quelli normali...
Quindi, ricapitolando, per una barca armata con albero avvolgibile è sempre consigliabile avere la regolazione del paterazzo di poppa, per poter con vento leggero ingrassare il genova aumentando la catenaria a prua e con vento forte l'esatto contrario. Mentre, come già detto da altri, è indispensabile ricordarsi di allentare il paterazzo prima di qualsiasi operazione di avvolgimento o svolgimento.
Chiaro, grazie. Avevo l'idea del sistema un po' confusa. Anche perchè nelle uscite tranquille che in genere facciamo non regolo il paterazzo e quindi non ne ricordo gli effetti della sua regolazione, In generale sulle barche a vela.
Eolo dammi vento, Poseidone statte calmo!
|
|
18-05-2015 11:06 |
|