RE: Collegamento Boetta Salvagente
Ciò che hai scritto, presuppone che la barca si fermio entro 30 (trenta) metri, o poco più, e poi cominci a girare in tondo intorno al naufrago porgendogli il cavo galleggiante e il salvagente che si trascina dietro; perché mi pare di capire da ciò che hai scritto che il complessivo cavo-salvagente è solidale con la barca e che quindi la segue.
Mi pare un po' difficilino fermare qualcosa in mare in meno di trenta metri, a maggior ragione trattandosi di una barca che viaggia anche a solo 4 nodi, magari sotto vela, sia pur con il timoniere con tempi di reazione fulminei, non trovi?
Da prove fatte, una barca a vela che viaggia a quattro nodi e con gente sveglia alla manovra, ci mette non meno di 100/150 metri per fermarsi, virare e iniziare a fare la manovra così come richiesta e descritta per gli esami vari.
L'unica possibilità, ma richiede gente allenata e in gamba, è quella di virare, mollando la randa e mandando il fiocco a collo, e rinculare fino al naufrago, cosa fattibile anche dal solo timoniere se navigato e se ha buona padronanza del timone, ma che richiede dopo un altro paio di persone se c'è maretta.
Ma, ci sono alcuni ma: non ci deve essere molta onda, si deve procedere solo a vele bianche, si deve essere molto preparati a prendere il malcapitato e nell'attesa di tirarlo su, tenerlo ben incollato alla murata, perché è la barca che va su di lui, e non il contrario, e altre cosette che si imparano provando una ventina di volte.
Quindi nel caso da te descritto, delle due una: o il cavo galleggiante è dato volta solo al salvagente, così da renderlo più facilmente agguantabile dal malcapitato (e solo per quello), magari con una ampia asola da un lato del cavo per facilitare le cose, o il cavo è dato volta solo alla barca.
Diversamente non saprei come si possa fare ciò che dici.
Nulla vieta di usare due cavi separati per i due scopi, e questo sarebbe auspicabile, così come i canonici trenta metri sono sempre pochini.
La boetta, poi, è sempre e solo solidale col salvagente, perché è vero che la deve vedere il timoniere, ma è importante che la veda anche il naufrago, quindi meglio di tutto è un asta IOR.
Personalmente ritengo che la cosa prudenziale sia: salvagente - cavo di un paio di metri - boetta - cavo galleggiante (magari un po' più lungo di 30 metri e con un paio di galleggianti colorati infilati su); asta IOR (o accrocchio simile) magari solidale con il cavo galleggiante; altro cavo galleggiante dato volta alla barca.
Le regole e le teorie spesso sono scritte da chi in acqua (magari di notte) difficilmente ci è mai finito, e/o non ha mai provato a eseguire tutta la manovra.
Provando molte volte e in varie condizioni, come consigliato dalle scuole e dai manuali seri, si capisce poi cosa vada meglio per la barca e per l'equipaggio che si ha a disposizione.
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