27-08-2015, 20:50
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-08-2015, 20:59 da mimita.)
Chiedo scusa ( come faccio di solito quando sbaglio ) in questo caso perché non mi sono fatto capire ,non certo perché volessi essere scortese,ormai mi conoscete,sono spesso diretto,ma mi darei certamente del stupidino nel caso risultassi scortese.
Quindi a Bullo con il quale ci si confronta spesso e con il quale spesso sono d'accordo , volevo solo dire che pensavo si parlasse di abbattere la vela in poppa ,cosa che quando c'è vento trovo particolarmente da non farsi. Io trovo sinceramente che anche x ridurre,sempre con ventone sia sempre meglio ,magari dopo essersi un po' allenati ,passare molto velocemente al vento in prua. La barca la si governa molto meglio e il giusto discorso di Bullo riguardo al passaggio al traverso che abbatte repentinamente la barca ,viene ad essere minimizzato. Come detto proprio poco fa per non far rischiare il mio equipaggio di figli ed amici ,inespertissimi le ho tentate tutte con la barca che dispettosissima non decelerava di un decimo di nodo,poi vedendoli spaventati ,ho preso la barra e a circa otto nodi ,mi sono girato velocissimo al vento dopo aver avvertito i ragazzi di tenersi,e allora la puledra si è fermata improvvisamente e la randa è' scesa quasi da sola. Il momento di Bullo esiste,ma secondo me ogni altro tentativo è' molto più pericoloso. Tutto qui. Un abbraccio a tutti !
Però Rob ,mi spiace ma anche volendo lasciare spazio alle invenzioni e alle barche adatte, voglio vedere tirare giù di poppa la randa con trenta nodi,mi spiace ma con una pressione sulle vele che fa della randa la sacra sindone delle crocette, ogni teoria strana la trovo persino pericolosa. Poi è ovvio che ognuno ( in teoria ) può pensarla come crede. Cordialissimi salutoni !
Quindi a Bullo con il quale ci si confronta spesso e con il quale spesso sono d'accordo , volevo solo dire che pensavo si parlasse di abbattere la vela in poppa ,cosa che quando c'è vento trovo particolarmente da non farsi. Io trovo sinceramente che anche x ridurre,sempre con ventone sia sempre meglio ,magari dopo essersi un po' allenati ,passare molto velocemente al vento in prua. La barca la si governa molto meglio e il giusto discorso di Bullo riguardo al passaggio al traverso che abbatte repentinamente la barca ,viene ad essere minimizzato. Come detto proprio poco fa per non far rischiare il mio equipaggio di figli ed amici ,inespertissimi le ho tentate tutte con la barca che dispettosissima non decelerava di un decimo di nodo,poi vedendoli spaventati ,ho preso la barra e a circa otto nodi ,mi sono girato velocissimo al vento dopo aver avvertito i ragazzi di tenersi,e allora la puledra si è fermata improvvisamente e la randa è' scesa quasi da sola. Il momento di Bullo esiste,ma secondo me ogni altro tentativo è' molto più pericoloso. Tutto qui. Un abbraccio a tutti !
Però Rob ,mi spiace ma anche volendo lasciare spazio alle invenzioni e alle barche adatte, voglio vedere tirare giù di poppa la randa con trenta nodi,mi spiace ma con una pressione sulle vele che fa della randa la sacra sindone delle crocette, ogni teoria strana la trovo persino pericolosa. Poi è ovvio che ognuno ( in teoria ) può pensarla come crede. Cordialissimi salutoni !
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
