17-09-2015, 20:43
In realtà, le massime sollecitazioni non cambiano al variare della tecnologia delle vele o della tecnologia del cordame... Dipendono invece dalla geometria delle vele (vele più allungate hanno carichi maggiori di vele di bassa aspect ratio), dalla geometria dell'attrezzatura (un attacco scotta randa a metà boma, tipico dei crocieroni, carica la scotta il doppio di un attacco scotta randa alla fine del boma, tipico delle barche da regata) e dai pesi della barca, in particolare dal momento raddrizzante del bulbo.
Quello che succede alle drizze è quanto abbiamo dottamente dibattuto prima. Con la seguente precisazione:
All'aumentare dell'intensità del vento la drizza in poliestere si allunga, provocando l'apertura della balumina della vela e un conseguente "scarico" delle forze. Il problema è che il timoniere farà allora cazzare di più la vela, con conseguente ancora maggiore allungamento della drizza. Alla fine del film avremo una vela informe, chiusa ugualmente in balumina perché il timoniere l'ha fatta cazzare come un matto, tutta molle di drizza con il grasso che è andato praticamente sulla balumina e completamente spanciata. Se la drizza fosse invece in Dyneema, io calzerei la mia balumina al massimo senza che il grasso mi aumenti e mi si sposti a poppa, con la vela che produce una spinta maggiore in avanti e una spinta assoluta inferiore. La barca camminerà di più e sbanderà di meno, prova quest'ultima del fatto che sull'attrezzatura ci sono minori carichi... Questo ragionamento vale a parità di condizioni di vento, naturalmente.
Il limite del carico massimo sarà comunque sempre dato da quanto la barca sarà capace di reggere quella tela e quello sbandamento, indipendentemente dai materiali di cui dispongo.
Quello che succede alle drizze è quanto abbiamo dottamente dibattuto prima. Con la seguente precisazione:
All'aumentare dell'intensità del vento la drizza in poliestere si allunga, provocando l'apertura della balumina della vela e un conseguente "scarico" delle forze. Il problema è che il timoniere farà allora cazzare di più la vela, con conseguente ancora maggiore allungamento della drizza. Alla fine del film avremo una vela informe, chiusa ugualmente in balumina perché il timoniere l'ha fatta cazzare come un matto, tutta molle di drizza con il grasso che è andato praticamente sulla balumina e completamente spanciata. Se la drizza fosse invece in Dyneema, io calzerei la mia balumina al massimo senza che il grasso mi aumenti e mi si sposti a poppa, con la vela che produce una spinta maggiore in avanti e una spinta assoluta inferiore. La barca camminerà di più e sbanderà di meno, prova quest'ultima del fatto che sull'attrezzatura ci sono minori carichi... Questo ragionamento vale a parità di condizioni di vento, naturalmente.
Il limite del carico massimo sarà comunque sempre dato da quanto la barca sarà capace di reggere quella tela e quello sbandamento, indipendentemente dai materiali di cui dispongo.
