21-09-2015, 18:49
(21-09-2015, 16:42)kermit Ha scritto: Per zk non mi torna quello che dici anzi mi torna diversamente ma è un fatto matematico, però vorrei che si discutesse in maniera analitica. Proprio perché nel misto il carbonio non regge tutto il carico da solo non si romperà prima degli altri.
Nei compositi è come dire che si rompesse prima il ferro dell'armatura eppoi il cemento, ma questo non avviene.
@ gundam il mio ragionamento parte da un fatto che spesso ci si affidi in maniera troppo esagerata alle prestazioni di laboratorio del carbonio. A volte la pratica insegna altre cose, ed ho fatto l'esempio di un vecchio fiocco laminato con fili di poliestere che mi ha dato grandissime soddisfazioni anche con venti sostenuti, non si mai rotto, né delimitato, ne deformato.
Comunque tu fai un esempio che potrei anche riprodurre aerodinamicamente così: secondo te ha senso avere delle seminali rigidissime su un Boeing 777 (attuale aereo che conduco) che trasmettono istantaneamente ogni variazione di forza aerodinamica alla struttura dell'aereo oppure avere un ala con una certa flessibilità ma che alla fine oltre che garantire un certo confort e sicurezza sia il miglior compromesso totale tra peso, costi, durata ecc?
Non ho fatto aeroelasticita, sono un aeronautico energetico che era attirato dai motori a belin... Ma il confronto con un ala di un 777 che vola a mach 0,8 o piu (mi dirai se sbaglio) con una vela per me non é applicabile minimamente... Inoltre l'ala di un aereo non ha funzione propulsiva ma solo di creare la portanza.... Pero se la farai seguendo questo concetto in modo corretto (e non credo che alternando le fibre come descrivi sia una traduzione meccanica corretta del principio fisico che vuoi applicare) saro curioso di ascoltare gli esiti della prova
