21-09-2015, 19:39
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-09-2015, 19:41 da kermit.)
(21-09-2015, 19:27)Gundam Ha scritto:Gundam forse non ci capiamo, tu pensi che io veda una vela come se fosse un palloncino che si gonfia con la bocca e che si deforma ad ogni raffica..... ma io parlo di altre cose.......(21-09-2015, 19:10)kermit Ha scritto: Gundam come utilizzi una forza aerodinamica, se per generare portanza o propulsione, non sposta i ragionamenti sui materiali impiegati, da cosa vuoi che nasca una ala rigida di un cat di coppa america
Li sposta eccome, la propulsione di un aereo viene da turbofan. La propulsine sulla mia barca viene dalla vela e se su raffica reagisce prontamente senza deformarsi la mia acelerazione é migliore di quella di una vela che si deforma...
Infatti in coppa america hanno messo delle ali rigide... Molto rigide...
I movimenti microscopici di cui parlo io sono ininfluenti. Sotto una raffica si è gia flesso l'albero, allungate le scotte e deformata la barca anche di qualche mm/cm da prua a poppa, nonchè stirati i nodi scotta, allungati i paranchi, gli stralli ecc ecc. quindi figurati se il movimento impercettibile del laminato della vela sia quello più importante.....
Io parlo di cicli di lavoro che nel tempo Piccoletto e accorciano la vita di una vela. Che il tessuto di una vela debba essere rigido e mantenga la sua forma non ci devono essere dubbi, ma per varie ragioni che stiamo discutendo non è detto che tale risultato si debba per forza raggiungere con il carbonio o solo con il carbonio
