09-10-2015, 06:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-10-2015, 07:26 da kermit.)
(09-10-2015, 00:16)ZK Ha scritto: i fili di carbonio sopportano piegature fuori tensione (come quando pieghi una vela) a 2,3 mm di diametro, (prendi un chiodo e con delicatezza ci giri intorno il carbonio, se non tiri non si rompe nulla) se in composito con una resina rigida.. fai la prova, lamina un pezzettino di tessuto a casa, l' avrai un avanzo del bompresso.. giralo intorno ad un tubo da un pollice e facci sapere su che angolo si e' rotto!Io spero che tu sia consapevole di quello che stai dicendo..........
ti conviene brevettare l'idea perché al mondo ancora non esiste una vela con tali caratteristiche.
Anzi no, ho una northsail in cantina che mi hanno regalato perché da buttare e che è completamente delaminata e che ha le fibre all'interno libere di muoversi ora cerco di venderla perché a sentire te sarebbe meglio di quando era coesa.
Per me una vela in membrana che utilizza all'interno fili di carbonio e di kevlar è appunto Carbon/kevlar e non full Carbon l'orientamento dei fili non decide il nome della vela, mi auguro che qualcuno che lavori in veleria ti possa chiarire anche questa cosa, anche su quella che tu chiami "rete" (che poi è una parte della fibratura e non una cosa a se stante) ci sarebbe da approfondire un . avuto l'impressione che tu pensi sia realizzata diversamente dal reale procedimento
