09-10-2015, 09:48
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-10-2015, 09:53 da kermit.)
Giuliano mai criticate le vele BE1 che peraltro nemmeno conosco e non metto in dubbio quello che dici, però spero che sia chiaro anche quello che dico io, cioè che il vincolo tra i fili, comunque tu lo realizzi, ci deve essere, cioè non è come dice Marco zk.
Riguardo al metodo dell'impregnazione del filo non è detto che sia negativa, se la laminazione è fatta bene e soprattutto se le vele sono "cotte" bene e con il giusto sottovuoto ma soprattutto calandrate cioè pressate a dovere, come dimostrano le numerose vele fatte da Cruciani e che puoi vedere su barche vincenti a riva di Traiano oltre che performanti, sono molto durevoli e robuste.
A questo proposito se si torna indietro di parecchie pagine troverai un mio intervento, forse sottovalutato, riguardo il foglio di mylar che nel caso della mia nuova randa, e su suggerimento dello stesso Cruciani, sarà un particolare film con uno speciale filtro ai raggi .:
Chiaramente perché lo mettiamo? Non certo per proteggere il basalto o il carbonio che sono immuni ai raggi . proprio per proteggere la colla che nel tempo tende a cristallizzare.
Insomma come vedi le membrane con i fili bagnati si possono fare anche bene, durevoli e resistenti, la calandratura è un fattore importante (cosa che con le vele in 3D senza stare a nominare il solito produttore, non puoi fare...), ma anche la protezione ai raggi uv, del nastro adesivo, della colla, del polimero e di tutto quello che c'è dentro una vela, è importantissimo
Riguardo al metodo dell'impregnazione del filo non è detto che sia negativa, se la laminazione è fatta bene e soprattutto se le vele sono "cotte" bene e con il giusto sottovuoto ma soprattutto calandrate cioè pressate a dovere, come dimostrano le numerose vele fatte da Cruciani e che puoi vedere su barche vincenti a riva di Traiano oltre che performanti, sono molto durevoli e robuste.
A questo proposito se si torna indietro di parecchie pagine troverai un mio intervento, forse sottovalutato, riguardo il foglio di mylar che nel caso della mia nuova randa, e su suggerimento dello stesso Cruciani, sarà un particolare film con uno speciale filtro ai raggi .:
Chiaramente perché lo mettiamo? Non certo per proteggere il basalto o il carbonio che sono immuni ai raggi . proprio per proteggere la colla che nel tempo tende a cristallizzare.
Insomma come vedi le membrane con i fili bagnati si possono fare anche bene, durevoli e resistenti, la calandratura è un fattore importante (cosa che con le vele in 3D senza stare a nominare il solito produttore, non puoi fare...), ma anche la protezione ai raggi uv, del nastro adesivo, della colla, del polimero e di tutto quello che c'è dentro una vela, è importantissimo
