Non e' un problema di facile soluzione, e' anche fortemente legato all'uso che se ne fa: solo ingreso e uscita dal porto o trasferimenti.
Cambia, secondo l'uso, la dimensione/peso del banco batterie necessario e la dimensione/peso di un eventuale generatore a motore per la ricarica, questo tralasciando i costi anch'essi tutti da valutare.
Se la soluzione fosse semplice e a portata di mano non se ne discuterebbe cosi' tanto e anche qui sul Forum se ne e' ben discusso:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=32068
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=54085
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=77885
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=47911
Comunque per avere un motore elettrico di sicura utilita' e' necessario che il sistema sia dotato di un apparato di controllo della velocita' e inversione del senso di rotazione, mentre la seconda funzione e' facilmente attuabile in un motore trifase la regolazione di velocita' richiede un sistema "variatore di frequenza" per non perdere inutilmente potenza (con conseguente spreco di energia) e questo non solo e' costoso ma non si adatta a tutti i motori dove i piu' comuni sono concepiti per operare con le usuali frequenze della rete elettrica (in pratica il "fai da te" e' sconsigliabile ai poco esperti in materia).
In commercio ci sono motori e sistemi studiati per la nautica (all'interno delle discussioni cui ho fatto riferimento ci sono vari link utili) e un'attenta analisi delle loro prestazioni e una riflessione altrettanto attenta sulle proprie esigenze puo' far decidere se affrontare o meno un impegno di questo tipo.