Vedo di finire 'l'odissea'

...
Nella fase successiva siamo già alla pitturazione delle fiancate,con 3 mani di vernice bi-componenete pouliretanica, e 3 mani di anti-fouling sull'opera viva, per un totale di circa 70 litri tra resina primer e vernice. Purtroppo non ho fatto fotografie nella lavorazione all'interno della barca avevo litigato con il fotografo

, (c'erano ormai giornate bellissime e mia moglie mi voleva ammazzare, altro che fare foto

)
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In 2 tempi
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Questo in breve racconta come ho detto all'inizio un lavoro durato sette mesi, che mi ha insegnato veramente tante cose...primo che ad una barca bisogna solo passare l'antivegetativa

... naturalmente scherzo, ho imparato molto bene ad usare le resine epossidiche, prima di allora mai usate, e a cimentarmi in lavori, modestia a parte, di esclusiva competenza di maestri specializzati o di cantieri, cosa peraltro che ti fa conoscere la tua barca, sino ad ogni piccolo, nascosto ed amorevole angolo.
A tutt'oggi la barca non è mai uscita dall'acqua, eppure non presenta ne un graffio ne altro è così uguale a quando l'ho varata a giugno, mentre il gozzo cabinato che è ormeggiato di fianco a me, che è stato calafatato da un maestro d'ascia nello stesso periodo della mia, presenta l'opera morta con evidenti aperture tra il fasciame, fioriture nella vernice.Forse l'impiego di materiali migliori, forse un'amore che può avere solo l'armatore, o forse,che chi fa da sè fa per tre?



Buon Vento Roberto.