RE: regolazione sartie
Dovendo scrivere un "libretto di istruzioni" sulla regolazione del''albero, è chiaro che si scrivono nozioni di base molto generalizzate che possono andare bene un pò per tutti magari come base di partenza, nella realtà pratica le variabili sono moltissime e alcune anche poco conosciute
Intanto come dice giustamente bullo, c'è una differenza abissale tra un albero a crocette dritte e uno con crocette aqquartierate, nel primo caso la regolazione è semplice in quanto le sartie agiscono direttamente sula curvatura dell'albero, quindi si vede chiaramente quello che si sta facendo e il risultato, nel caso di alberi frazionati con crocette aqquartierate, non è così immediato, le crocette spingono in avanti l'albero attraverso le alte e le diagonali contrastano questa spinta verso poppa, detto così sembra semplice, ma non tutti gli alberi si comportano nello stesso modo, dipende da vari fattori, provo a fare un elenco
- Numero di crocette e di conseguenza lunghezza dei pannelli e posizione del punto in cui la crocetta e la diagonale applica la tensione
- Inerzia del profilo, alberi con sezione, forma, materiale diverso, si comportano in modo estremamente differente, solo su questo si potrebbe scrivere un libro, tra nervature di rinforzo negli estusi di alluminio o tipi di laminazione per il carbonio
- Pre bend, una regolazione tra le più fondamentali che incide moltissimo su tutta la regolazione, nella maggioranza delle barche da crociera non è regolabile e in alcuni casi anche se è regolabile la posizione di partenza è pure sbagliata, il GS40 Race ad esempio è uno di quelli e in alcuni esemplari, che hanno fatto mondiali e regate di livello, è stata modificata intervenendo anche sulla paratia maestra per poter avanzare il piede d'albero
- Aqquartieramento crocette, un albero con crocette inclinate di 17° si comporta in modo molto diverso da uno con crocette inclinate di 22°...
- Distanza delle lande, quindi dei gradi di incidenza della sartia, esempio, per otenere gli stessi carichi sul profilo, una barca con crocette a murata avrà bisogno di meno tensione di una barca con lande di fianco alla tuga, ma anche in quest'ultimo caso la larghezza della tuga incide tantissimo
- lunghezza delle crocette, quando facevo l'alberaio ho armato molti alberi disegnati da me e quindi ho potuto verificare quanto questo dettaglio trascurato da quasi tutti in realtà è uno dei fattori che incidono moltissimo, provo a spiegare, prendendo come standard che la crocetta bassa è lunga come la distanza tra albero e landa, non è detto che chi ha costruito e progettato l'albero abbia adottato questo criterio, bastano 2 cm di differenza in + o in - per variare enormemente l'effetto della spinta delle crocette e i carichi che occorre applicare per la gegolazione, ma anche la larghezza delle crocette alte incide un enormità, visto che la lunghezza delle crocette incide sulla possibilitò ci chiudere il genova di bolina, gli alberi da regata tendono ad avere crocette più corte e di conseguenza necessitano di tensioni dei regolazione maggiori
- Progettazione dell'albero, il cantiere aquista dal progettista i disegni per la realizzazione della barca che in genere comprende anche il piano velico, ma a seconda del progettista e di quanto il cantiere è disposto a spendere, i disegni di progetto possono essere solo misure di massima del piano velico o disegni esecutivi dei particolari, quindi poi è l'alberaio in base ai suoi tipi di attacchi, abitudini, costi di produzione, ecc.. a fare varianti che poi influiscono moltissimo sulla regolazione, faccio un esempio pratico, albero frazionato, nel progetto c'è solo la misura della I, a che altezza finiscono le alte rispetto all'attacco dello strallo di prua? in teoria vanno calcolate considerando "i nodi" prolungamento immaginario delle sartie e dello strallo che finisce nel centro di inerzia del profilo e determina la posizione esatta in base alla sezione del profilo stesso, questa è la teoria, in pratica non è così, c'è chi mette l'attacco delle alte molto più alto di quello dello strallo per dare più struttura alla parte alta dell'albero e chi fa il contrario, stesso discorso per l'attacco dele diagonali sulle crocette, quando si progettava l'albero considerando i nodi, l'attacco delle diagonali era sempre più basso della crocetta, oggi per praticità si realizza l'attacco sulla baionetta della crocetta stessa, sembrano piccole differenza ma anche loro influiscono moltissimo sul tipo di regolazione e tensioni da applicare in quanto variano le angolazioni delle sartie e il comportamento del profilo
Sono anche questi i motivi per cui quando leggo di qualcuno che vuole semplificare tutto attraverso qualche formuletta matematica mi viene da sorridere, non certo perchè ci siano segreti da tutelare
magari viene aperta una discussione da uno che ha un albero frazionato in carbonio e gli risponde qualcuno che ha un testa d'albero in alluminio, tutti potrebbero dire cose esatte ma completamente opposte ...
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