(03-05-2016 12:08)France WLF Sailing Team Ha scritto: Non si deve ragionare per postulati "boma mai sopravvento" oppure "bolina stretta boma sopravvento tanto per cominciare" ma si deve ragionare con la randa nella sua interezza e regolarla a dovere, dove finisce il boma è una semplice conseguenza di tutta una serie di regolazioni.
A me ci finisce spesso sopravvento, e me ne rendo conto solo dopo averla regolata guardando in alto ..mi rendo conto che il boma è leggermente sopravvento.
Cioè, non è che parto dal concetto che il boma debba essere sopravvento ..il discorso è opposto: regolo la randa con scotta e trasto, poi guardo indietro e mi accorgo che la mura è guarda caso leggermente sopravvento rispetto alla mezzeria.
Mi ritrovo perfettamente in quello che dici, si regola la randa per farla lavorare al meglio delle sue forme e ti ritrovi col carrello sopravvento col boma che a volte è sopra la mezzeria ...
Il genoa a segno di bolina comporta un discreto rifiuto sulla parte anteriore della randa e la manovra serve a minimizzare gli effetti negativi oltre che aprire il canale ....Bill Glanstone suggerisce tuttavia in caso di rifiuti di mollare quel tanto che basta il genoa, a scapito magari dell'angolo ma a favore della velocità ... forse col fiocco e twickers cazzati accoppiato a una randa ben disegnata ma magra di suo, certi livelli di sopravvento assumono un senso, con barche " umane " non credo ci siano vantaggi particolari ....non parliamo di vele in dacron crocerose poi ...