RE: Albero eccessivamente imbananito
Gli alberi in alluminio hanno una capacità di curvatura enorme prima dello snervamento che non si verifica mai su barche da crociera, gli alberi dei vecchi IOR armati 7/8 si regolavano con bend molto oltre la sezione longitudinale, per non parlare delle derive....
Detto questo, quello che a occhio sembra una curvatura eccessiva, se andiamo con il banzigo a misurare esattamente, spesso risulta invece pochi cm, bisogna verificare con misurazioni esatte prima di fasciarsi la testa e in ogni caso la curvatura deve essere quella che la randa richiede per essere appiattita senza creare pieghe verticali.
Il fenomeno della mastra disassata di cui parlava ZK, è molto frequente sulla barche da crociera con albero appoggiato, ma non è dovuto a ossidazioni, di solito il problema è nella stampata della coperta dove la parte destinata ad alloggiare il piede, non è parallela all'acqua, ma potrebbe essere anche un problema del puntone sottocoperta che sorregge l'albero, molto frequente ad esempio nei vecchi First 45.7 dove si crepava il controstampo del soffitto in corrispondenza della paratia che sostiene l'albero, o in certi vecchi Comet...
Sul 381 ci dovrebbe essere un avvolgifiocco Facnor C350 dove non è possibile installare un arridatoio per i motivi che ha già spiegato Albert, ma la lunghezza dello strallo determina il rake ma non il bend, si possono avere alberi molto inclinati ma perfettamente dritti, la tensione dello strallo si controlla con il paterazzo, può succedere che stralli eccessivamente lunghi obblighino a rake eccessivi che influenzano negativamente anche l'assetto trasversale, specie su alberi con le crocette aqquartierate
quindi secondo me:
- prima di tutto va verificato la reale necessità di ridurre la curvatura con misure esatte, anche gli alberi avvolgibili possono essere incurvati, anzi spesso è necessario per compensare la curvatura negativa del profilo interno, inevitabile sulle rande avvolgibili, il meccanismo funziona lo stesso anche con albero incurvato, se non funziona le cause sono altre
- nel caso sia necessario intervenire, mollare copletamente tutte le sartie e procedere a una nuova regolazione partendo da zero, un albero regolatomale in partenza, difficilmente si corregge....
l'albero va caricato gradualmente dx sx cercando di aumentare il carico di punta mantenedo l'albero dritto.
le diagonali saranno le ultime a essere regolate ma non per questo bisogna cazzare la alte con le diagonali copletamente in bando.
La regolazione dell'assetto va fatta in porto verificando continuamente la centratura ma senza esagerare con la tensione delle sartie.
quando l'albero sarà dritto e con il giusto assetto, issare o svolgere la randa e verificare la tensione delle diagonali per dare la giusta curvatura in funzione del taglio della randa.
a questo punto si esce in mare con vento oltre i 15 nodi di reale e si verifica l'assetto trasversale dell'albero, traguardando la testa d'albero che non deve cadere troppo sottovento e in ogni caso non deve cadere di più della parte centrale dell'albero, nel caso si procede a dare più tensione alle alte e conseguentemente anche alle diagonali, cazzando gli arridatoi sottovento, annotando i giri e replicando sull'altro bordo
Nella regolazione degli alberi ci vuole un sacco di occhio che si ha solo con esperienza, tra un albero ben regolato e uno no, spesso è questione di un giro in + o in - negli arridatoi giusti e ogni albero risponde alle regolazioni in modo differente in base al progetto del piano velico (angolatura crociette, posizione lande, quote di realizzazione albero ecc..) che su barche da crociera spessisimo è anche un pò approssimativo, lo so che questo fa inorridire molti, ma un cantiere di produzione si concentra di più in quello che l'aquirente guarda nella barca e meno in quello che non sarà mai fonte di contestazione o assistenza post vendita, per avere precisione su questo tipo di cose bisogna andare su barche nate per le regate e poi anche in quel caso....
|