04-07-2016, 09:59
Bella discussione..... Ma come facevano fino a 40 anni fa, quando non avevi idea che esistessero i "tensiometri"?? Direi con l'esperienza e la competenza di fare misure le piu' corrette possibili, e poi conoscere i materiali e le resistenze delle lande, e poi provando e riprovando col vento sempre piu' forte e annotando quando p.es quelle sottovento diventano lasche... e quanto lasche. Piu' semplice la tensione degli stralli valutando la "catenaria" e "l'abbananamento", quest'ultimo in relazione alla qualita' della randa. Pifferi acidi con le volanti, che sulle vecchie barche avevano un sistema di leva di lunghezza prefissata per metterle in bando. Lascerei i tensiometri per le barche formula uno.
Un argomento che associo a questo della regolazione delle manovre fisse: se allunghi l'albero e metti una vela con piu' m2, devi cambiare il sartiame? La risposta e' che in prima approssimazione non sia necessario: gli sforzi statici sono dovuti dal momento raddrizzante dello scafo!
Un argomento che associo a questo della regolazione delle manovre fisse: se allunghi l'albero e metti una vela con piu' m2, devi cambiare il sartiame? La risposta e' che in prima approssimazione non sia necessario: gli sforzi statici sono dovuti dal momento raddrizzante dello scafo!
