(15-07-2016 16:05)ZK Ha scritto: (15-07-2016 14:36)Arvidax Ha scritto: Bene da ora in poi quando si rompe una vela tutti dal sarto e per il sartiame si va da chi fa recinzioni metalliche .
Capisco l'euforia per aver risparmiato in questo caso ma non ne farei un dogma per tutto , comunque bravi in questo caso a trovare una via economica alternativa.
la trovo opportuna come considerazione.. quasi quanto il discorso sui dogmi che mi piace molto, i dogmi non devono esistere, devono essere sempre sfatati.
quando in un settore c'e' un travaso di tecnologia che proviene da altri settori e' sempre meglio rivolgersi al professionista del settore primario.
ma chi fa ascensori non ha competenze sugli alberi delle barche come non le ha chi produce tensostrutture, la vela e' sicuramente nata prima della sartoria cosi come a far stare su un albero non basta la conoscenza di un fabbro.
darei a cesare quel che e' di cesare, quelli che fanno tutto (io sono sicuramente uno di quelli) lo fanno sempre in modo meno professionale degli specialisti, tuttavia in tutti i campi avere una spolverata di cultura generale puo essere importante sia per togliersi dai guai che per capire se ti stanno chiedendo o facendo cose fuori dalla logica e dalla realta.
E quoto anche te che con il tuo discorso metti a nudo certe verità che avevo già sottolineato.
Bisognerebbe rivolgersi sempre al settore primario e purtroppo non tutti riescono a capire che, ciò che si utilizza nella nautica è solo robba derivata dallo stesso settore primario, ma come si dice.... piace a loro farsi trattare da polli, piace a tutti.
P.S. la tenuta dell'albero non è robba da fabbri che comunque ne saprebbero abbastanza e neanche da attrezzisti più o meno professionisti, non è nemmeno robba da "competenze".
La tenuta degli alberi, delle antenne, dei tralicci, ecc. è esclusiva robba da ingegneria fisico/meccanica nata per altro e poi applicata anche alla nautica con tanto di indicazioni (non competenze) sul posizionamento dei tiranti (nella nauticha fa più radical chic chiamarle sartie), e con tanto di dimenzionamento e carattentistiche degli stessi per i quali mi sentirei più sicuro se i rispettivi terminali fossero pressati, controllati e "certificati" da una azienda che produce tensostrutture, piuttosto che da un attrezzista con la sua macchinetta nel garage.
P.S. 02 - Non per nente i cantieri nautici, dietro indicazionii e caratteristiche progettuali, anche loro si rivolgono ad aziende che producono tensostrutture