(29-10-2014 09:58)enio.rossi Ha scritto: Io ho l'avvolgitore elettrico ed un genoa di circa 65mq, faccio così (in due a bordo): andatura a circa 60gradi, carrello di scotta tutto avanti, perché tiene bassa la bugna, scotta sopravvento con una spira ( o due?) sull' winch ché trattiene la scotta. La vela deve portare pochissimo e solo a tratti ( il tailer si regola) altrimenti lo strallo fa catenaria e l'estruso fa resistenza. A me sembra funzionare....
Direi che non potevi spiegarlo meglio. Esattamente la manovra che faccio anch'io. Vorrei aggiungere qualche dettaglio.
Con vento normale si avvolge un pò ovunque, ma traverso/lasco sembrano funzionare bene per sventare e ridurre l'apparente. Il mio è un genoa sui 30m2.
Sabato scorso ho dovuto chiuderlo in condizioni peggiori e così ho fatto un ripassino che mancava da un po'.
Avevamo 37 nodi di maestrale dritto sulla rotta e barca che faceva bordi quasi piatti con il genoa parzialmente avvolto (portato a circa 90%) e due mani alla randa. Non mi sono sentito di poggiare ed esporre la randa e l'autopilota non sarebbe stato all'altezza. Inoltre, anche il minimo angolo di portanza da bolina al traverso richiedeva troppa forza per vincere sul rollafiocco. Così ho detto: Al diavolo le finezze, cerco di farla sbattere per meno tempo che posso. Mollate scotte ma trattenute appena per non farle annodare e rollato genoa in 3-4 secondi con due ampie bracciate. Ha sbattuto un po' ma è durato poco. Ho recuperato il lasco cazzando la scotta dopo e poi riavvolgendo per stringere.
In sintesi, mi sono appuntato che a volte meglio agire velocemente che badare a tante sottigliezze.