Scontato che per avvolgere bene si va ad andatura larga in modo che faccia una "pancia" e non sbatta resta la necessità di tenere sempre in tiro entrambe le scotte durante tutta l'operazione.
Per operare da solo, con le scotte morbide e pesanti che ho (Gleistein da 18 mm) mi trovo bene a lasciare due volte sul winch, l'attrito è sufficiente a mantenere in tiro le scotte e permettere di riavvolgere a mano il genoa (60 mq).
Lo scottino dell'avvolgifiocco passa in un bozzello ad ogni candeliere, in uno stopper in falchetta e poi in un bozzello girevole in modo da potere fare forza comodamente dal pozzetto.
Se è al rientro, per poi lasciare la barca, mi fermo con ancora un paio di metri di vela fuori, blocco la scotta di sottovento, levo quella di sopravvento, metto una fettuccia, con asola cucita, a bocca di lupo sull'anello di scotta, la assicuro provvisoriamente con un parlato con chiave alle sartie, levo l'altra scotta e preso la scottino del rollafiocco vado verso prua riavvolgendo e avendo cura di tenere la fettuccia sempre in tiro ed all'altezza giusta per un avvolgimento corretto.
Finita la vela continuo l'avvolgimento a spirale discendente della fettuccia fino alla mura, facendo poi qualche giro tra vela e pulpito, questo permette di avere un salame ben stretto e contenuto su cui poi è agevole issare con la drizza Spi la calza protettiva.