25-09-2016, 15:35
Montato in primavera e finito di mettere a punto all'inizio dell'estate, usato nella crociera estiva con venti massimi di 22-25 nodi.
Funziona egregiamente (ci riesce senza fatica anche la mia consorte) se si applicano con cura i "rituali" necessari che consistono essenzialmente nell'operare (per issata e ammainata) quanto piu' possibile con prua al vento e mantenere l'angolo Boma-Albero ad un certo valore abbastanza preciso (da trovare in pratica) che e' un po' piu' critico in ammainata (per avere un avvolgimento senza grinze che producono forte attrito arrivando addirittura a rendere difficoltosa l'operazione).
Richiede Winch elettrico (meglio selftailing) se si vuole un'operativita' veloce e senza sforzo e quasi sempre un potenziamento della molla vang (nonostante non sia strettamente necessario ho anche mantenuto il mantiglio che mi consente una regolazione piu' fine dell'angolo Boma-Albero).
In qualche caso si puo' riutilizzare (modificandola) la vela esistente ma una realizzata appositamente ha dato risultati molto migliori in termini di operativita'.
Le prestazioni, ovviamente, non sono comparabili con una vela tradizionale ben realizzata (avevo randa radiale in laminato a grammatura differenziata) ma se si vuole (o si deve) faticare poco ci si deve accontentare ma, con sorpresa, non ho perso molto forse grazie al fatto che questa soluzione consente di mantenere un leggero allunamento nella parte alta della vela (non si perde tanta superficie) e la steccatura puo' essere quella di una tradizionale "full batten" (o quasi visto che richiede stecche un po' meno ingombranti).
Con vento teso si riesce ad appiattire la vela ridotta abbastanza facilmente regolando l'altezza del Boma.
I produttori sono molti apparentemente, in realta' esaminando i vari tipi ci si accorge che parecchi sono lo stesso oggetto con diverso marchio, piu' o meno sono tutti validi e si differenziano per estetica, modalita' di montaggio e prezzo. Vanno visti di persona per scegliere cio' che piu' si adatta alle proprie esigenze/possibilita'.
Funziona egregiamente (ci riesce senza fatica anche la mia consorte) se si applicano con cura i "rituali" necessari che consistono essenzialmente nell'operare (per issata e ammainata) quanto piu' possibile con prua al vento e mantenere l'angolo Boma-Albero ad un certo valore abbastanza preciso (da trovare in pratica) che e' un po' piu' critico in ammainata (per avere un avvolgimento senza grinze che producono forte attrito arrivando addirittura a rendere difficoltosa l'operazione).
Richiede Winch elettrico (meglio selftailing) se si vuole un'operativita' veloce e senza sforzo e quasi sempre un potenziamento della molla vang (nonostante non sia strettamente necessario ho anche mantenuto il mantiglio che mi consente una regolazione piu' fine dell'angolo Boma-Albero).
In qualche caso si puo' riutilizzare (modificandola) la vela esistente ma una realizzata appositamente ha dato risultati molto migliori in termini di operativita'.
Le prestazioni, ovviamente, non sono comparabili con una vela tradizionale ben realizzata (avevo randa radiale in laminato a grammatura differenziata) ma se si vuole (o si deve) faticare poco ci si deve accontentare ma, con sorpresa, non ho perso molto forse grazie al fatto che questa soluzione consente di mantenere un leggero allunamento nella parte alta della vela (non si perde tanta superficie) e la steccatura puo' essere quella di una tradizionale "full batten" (o quasi visto che richiede stecche un po' meno ingombranti).
Con vento teso si riesce ad appiattire la vela ridotta abbastanza facilmente regolando l'altezza del Boma.
I produttori sono molti apparentemente, in realta' esaminando i vari tipi ci si accorge che parecchi sono lo stesso oggetto con diverso marchio, piu' o meno sono tutti validi e si differenziano per estetica, modalita' di montaggio e prezzo. Vanno visti di persona per scegliere cio' che piu' si adatta alle proprie esigenze/possibilita'.
