14-06-2017, 13:04
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-06-2017, 13:08 da IanSolo.)
Il regolatore dell'alternatore del motore opera mantenendo COSTANTE la TENSIONE prodotta, e' per questa ragione che mano mano che la batteria si carica si riduce la corrente assorbita (problema connesso alla "resistenza interna" della batteria).
A tensione costante purche' si rimanga entro i limiti di potenza dell'alternatore NON ha alcuna importanza il carico collegato (la tensione non cambia) quindi ogni utenza, dal punto di vista della ricarica, praticamente e' come se non ci fosse: la ricarica procede regolarmente come se fosse collegata la sola batteria.
Molto diversa sarebbe la questione se fosse montato un regolatore "intelligente", di quelli capaci di operare in corrente e di regolarla secondo un ciclo in piu' fasi come nel caso del caricabatterie da Imarroncinichegalleggiano...., in tale caso parte della corrente verrebbe assorbita dal carico riducendo la velocita' di ricarica, per alternatore e regolatore standard di derivazione automobilistica e' piu' efficiente lasciare i carichi collegati.
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E' l' impianto più adatto alle barche a vela, carica sempre il massimo accettabile dalle batterie anche se alimenta allo stesso tempo altre utenze.
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Non e' sempre vero, dipende da come e' fatto l'impianto: se la regolazione di corrente e' fatta ai morsetti della batteria concordo ma se e' fatta all'uscita dell'alternatore vale cio' che ho detto piu' sopra.
A tensione costante purche' si rimanga entro i limiti di potenza dell'alternatore NON ha alcuna importanza il carico collegato (la tensione non cambia) quindi ogni utenza, dal punto di vista della ricarica, praticamente e' come se non ci fosse: la ricarica procede regolarmente come se fosse collegata la sola batteria.
Molto diversa sarebbe la questione se fosse montato un regolatore "intelligente", di quelli capaci di operare in corrente e di regolarla secondo un ciclo in piu' fasi come nel caso del caricabatterie da Imarroncinichegalleggiano...., in tale caso parte della corrente verrebbe assorbita dal carico riducendo la velocita' di ricarica, per alternatore e regolatore standard di derivazione automobilistica e' piu' efficiente lasciare i carichi collegati.
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E' l' impianto più adatto alle barche a vela, carica sempre il massimo accettabile dalle batterie anche se alimenta allo stesso tempo altre utenze.
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Non e' sempre vero, dipende da come e' fatto l'impianto: se la regolazione di corrente e' fatta ai morsetti della batteria concordo ma se e' fatta all'uscita dell'alternatore vale cio' che ho detto piu' sopra.
