(11-07-2017 18:32)ste.fano Ha scritto: Allora forse la "Pasta salda" di una volta era diversa, ricordo che quando mi insegnarono le prime saldature elettroniche (si usava spesso rame e componenti di recupero quindi anche ossidati) era prassi anche allora prima disossidare poi saldare. Ti parlo degli anni 70 ed esisteva anche lo stagno senza anima disossidante, quindi era indispendabile in alcuni casi questo procedimento.
Si, era molto diversa perche' i fili erano molto piu' grossi e robusti (non c'erano le piastre a circuito stampato multistrato e quelle poche monostrato avevano spessori di rame rilevanti). Oggi si tende a operare con fili e strati talmente sottili che un disossidante corrosivo sarebbe micidiale, si opera quindi con "flussanti" (non li chiamano neanche piu' "disossidanti") molto inerti che si attivano un poco con il calore e che a freddo hanno addirittura un effetto protettivo anticorrosivo.
Solo gli stagnini e i lattonieri, come hai giustamente osservato, usano antiossidanti corrosivi perche' i loro materiali sono molto robusti e tollerano il trattamento per rimuovere l'ossido che si forma dopo anche lunga esposizione agli agenti atmosferici.