RE: Quando ridurre la randa... non la solita domanda
Di Hanse credo di avere una certa esperienza.
Hanno tutti dei randoni importanti, e senza fiocco non vanno.
Personalmente, da solo o quasi, riducevo un po' la randa quando la falchetta era quasi in acqua (la variabile era il peso delle cose a bordo: quanto la barca era piena di cose dell'armatore).
La barca si raddrizzava un po' e la vita era più facile, la velocità non cambiava di molto, diciamo che a parità di vento ci perdevo mezzo nodo, ma, siccome in genere il vento aumentava ancora un po', tornava a correre come prima.
Le onde, invece, sono una variabile importante per l'Hanse, specie se non grandissimo come il tuo, per cui ci sono due considerazioni contradditorie: riduci = corri un po' meno e sbatti un po' meno, lasci su tutta la tela e devi lavorare parecchio di timone, ma corri di più e se sai che più in là è meglio, ci arrivi prima.
Questo se non puoi modificare la prua per soffrire meno.
Per inciso, anni fa da Marsala a Licata con una burianata di quelle importanti, con un 320 ci abbiamo messo 30 ore, delle quali 22 al girdinetto con solo fiocco e motore, timone in mano e serio timore di spaccare qualcosa tanto sbatteva e l'albero frustava (non c'erano alternative: o tornare indietro a metà strada e fare una "bella" bolina, o andare).
Un'altra volta, con un 540 e equipaggio esperto, fuori dalle bocche abbiamo strappato la bugna di una randa North Sail nuova di pacca, prima di prendere (a quel punto per forza) una mano, però andavamo come delle lippe e ci siamo divertiti.
Questo per dire che, come dice ZK, dipende dalle situazioni, da cosa vuoi fare e da chi c'è su.
Credo che sui 18/20 di reale, con la tua sia opportuno prendere una mano, a meno che non ci sia su altra gente brava come te a tenere la barca.
Concordo anche che scarrellare troppo serva al momento o se sotto raffica non te la senti o non riesci a orzare come si deve, ma se devi camminare per parecchio, dare una mano è cosa da pochi minuti, lasciarla anche meno. Perché rischiare?
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