(14-09-2017 14:53)wind e sea Ha scritto: il peso in più di due motori elettrici di cui almeno uno potrebbe essere fuoribordo, sarebbe compensato dal peso in meno dell'invertitore, dell'asse e giunti annessi....le batterie torno a dire non devono assicurare autonomia per centinaia di miglia ma solo per il percorso necessario ad uscire ed entrare dal porto e poi si va a vela...il posizionamento di un generatore dovrebbe garantire maggiore libertà nella salvaguardia degli spazi ed anche della sua stessa manutenzione...per il tutto poi sarebbe meglio pensarci nella fase progettuale della barca...per esempio si potrebbe pensare ad un fuoribordo elettrico di adeguata potenza alloggiato in un pozzetto a poppa facilmente asportabile per la manutenzione e senza i problemi di fumo di scarico che danno i fb a scoppio....insomma vedo l'inserimento dell'elettrico o l'ibrido in un'ottica di maggiore sicurezza e praticità e non per quanto riguarda una questione meramente ecologica
Intanto l'amico Infinity ti ha già posto un'altro problema non da poco ma a parte questo, hai risposto alle mie due domande semplici in modo incompleto e soprattutto non obbiettivo.
Vada per il fuoribordo ed anche per il peso dll'altro compensato da quello dell'invertitore.
Ma per lo spazio occupato come la mettiamo? Pensi che per muovere anche una barca di dieci metri specialmente se c'è onda e vento basti il motore di un trapano??
L'onda ed il vento li devi considerare per forza, uno pechè tu stesso dici di uscire e poi andare a vela; due perchè se esci e le condizioni canmbiano, devi anche essere in grado di rientrare.
Detto questo, anche se solo per uscire, entrare e manovrare nel porto, hai idea della grandezza e del peso del pacco batterie di cui avresti bisogno che in ogni caso dovrebbe anche avere un margine di riserva come sicurezza oltre al fatto che mentre andavi a vela hai in parte consumato l'autonomia con il pilota, frigorifero, Ipad, ecc..
Poi dici di andare sopratutto a vela, Si Ok ma anche qui non hai risposto alla mia domanda. Con i maggiori pesi cambia anche l'assetto della barca il che, sia per i pesi che per il nuovo assetto, richiede ben altra supeficie velica che a sua volta aumenta nuovamente i pesi richiedendo l'aumento della motorizzazione e del relativo pacco batterie innestando così un circolo vizioso che non finisce mai in parità.
Non a caso, in precedenza è stato evidenziato in diversi casi la possibilità esclusiva di gestire queste risorse solo da parte di barche di una certa dimenzione in poi.
Non a caso, i cantieri ogni tanto propongono qualcosa ma solo per accedere agli incentivi europei mentre in realtà e lo dimostano con i numeri, non hanno interesse di portare avanti ricerche e progetti applicati su barche di medie dimensioni dove il circolo vizioso di cui sopra, è un vero problema insuperabbile commercialmente parlando.
Non a caso, in un precedente post ho dato ragione a Lorenzo in merito ai se ed agli ma sottolineando che, almeno fino ad ora, al di la dell'idea sentimentale/ideologica, nessuno ha realmente affrontato il problema dal punto di vista tecnico reale ovvero, dimostrando con argomentazioni valide che tengono realmente presenti tutti i reali e maggiori problemi del caso, che installare motorizzazioni ibride/elettriche nelle barche di media taglia sia una cosa conveniente sia dal punto di vista commerciale economico, dal punto di vista della vivibilità a bordo, dal punto di vista dei pesi e degli spazi
ma soprattutto dal punto di vista della navigabilità tenendo presente in quest'ultimo caso, quanti di noi con la famiglia a bordo ed incappando in 3 giorni di bonaccia, sarebbero disposti ad aspettare il vento ciondolando perchè con il motore elettrico non hanno autonomia.
Purtroppo il mio problema è che sono un tipo coerente soprattutto con me stesso oltre che con la realtà...