29-09-2017, 11:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-09-2017, 11:07 da IanSolo.)
(28-09-2017, 22:36)mhuir Ha scritto: aggiungo queste considerazioni, saranno attendibili?
...figure non inserite...
Abbastanza, in effetti piu' profonda e' la scarica e meno cicli dura una batteria ma (c'e' sempre un "ma") la riduzione di vita della batteria e' rilevante ma non enorme come sembrerebbe limitandoci a osservare il numero di cicli di ricarica possibili nelle varie condizioni.
Cerco di spiegare, cio' che interessa in una batteria ricaricabile e' la quantita' totale di energia che questa riesce a rendere disponibile durante tutta la sua vita e se ricaviamo i dati dalla tabella presentata leggiamo che:
Con scarica al 100% sono posibili 200 cicli minimo
Con scarica al 50% sono posibili 600 cicli minimo
Con scarica al 30% sono posibili 1100 cicli minimo
(valori ricavati con approssimazione dal grafico della tabella leggendo il dato che garantisce a fine vita circa l'80% di capacita')
ora se calcoliamo quante volte la capacita' della batteria e' stata restituita nei tre casi troviamo:
al 100% -> 1(l'intera capacita')x200(cicli)=200(volte la capacita' nominale)
al 50% -> 0,5(meta' della capacita')x600(cicli)=300(volte la capacita' nominale)
al 30% -> 0,3(1/3 della capacita')x1100(cicli)=330(volte la capacita' nominale)
si vede quindi che la scarica al 100% ha si' fortemente ridotto la vita della batteria ma, in realta', solo di un terzo circa rispetto agli altri casi, si vede anche che la scarica al 50% ha ridotto solo di un decimo rispetto al caso migliore.
NON e' quindi il numero totale dei cicli di ricarica possibili il parametro di valutazione bensi' quanto posso trarre dalla mia batteria in termini di TOTALE ENERGIA RESA (all'assurdo se una batteria la ricarico solo a compensare l'autoscarica ci faccio anche milioni di cicli ma non ne ho tratto vantaggio oltre a vantarmi di avere una batteria sempre "nuova") e su questo valore si basa la corretta valutazione economica per la scelta della batteria e della corretta modalita' di impiego (alla fine e' sempre una questione di soldi...).
La riduzione di vita causata dalle scariche profonde e' dovuta al progressivo deterioramento del materiale deposto sulle piastre che gradualmente si sfalda e non partecipa piu' al processo elettrochimico non restando in contatto con la griglia conduttrice (ogni elettrodo e' realizzato riempiendo di materiale "attivo" diverso per piastre positive e negative una griglia in piombo che lo contiene e fa' da conduttore).
