(31-10-2017 22:44)gorniele Ha scritto: (31-10-2017 21:53)Beppe222 Ha scritto: Con l'attuale auto, ovviamente diesel common rail, ci ho fatto (ad ora) 160.000 km.
Il che vuol dire circa 16.000 litri di gasolio consumati.
Cambio olio e relativo filtro ogni 11-12.000 km.
Cambio il filtro gasolio ogni 4 tagliandi (45-50.000 km).
La metà (circa) dei km li ho fatti all'estero (Grecia, Croazia, Slovenia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, ecc.), quindi facendo rifornimenti di carburante nei più disparati, e spesso "remoti" e isolati distributori.
Mai avuto un problema di intasamento filtri.
Mai avuto necessità di sostituire un qualsiasi componente meccanico, elettrico o elettronico dell'auto (a parte i filtri e, una volta, le pasticche dei freni, e una lampadina dello STOP).
Ho l'impressione che tutta questa rincorsa al pezzo di rispetto del rispetto ... del rispetto, sia frutto più di mania che di reale necessità!
IMVHO
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Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
Il cofano motore di una macchina è un ambiente meno aggressivo di quello di una barca, in termini di creazioni di ossido nei contatti per esempio.
Poi è vero che l affidabilità dell'elettronica ormai è molto alta, ma se si ferma il motore in autostrada ti fermi e chiami il carro attrezzi, se ti si ferma il motore in mare puoi essere in grave pericolo.
Comunque la mia voleva essere una provocazione, ammesso che si rompesse un sensore, dovrei essere in grado di cambiarlo in tempo utile, per esempio, per evitare di finire a scogli mentre rientro in porto.
Diciamo che però l'idea potrebbe non essere così peregrina in crociera, potrebbe far parte di un kit come il filtro gasolio . Considera che di tratta di componenti che si cambiano mollando uno o due bulloni, di una facilità estrema se sono facilmente raggiungibili...
Se, tutto sommato, sono anche d'accordo con quello che scrivi, dobbiamo però tener conto che il discorso è un po' più "complesso".
Innanzitutto, se il motore si ferma, occorre capire il perché si è fermato.
Se è abbastanza semplice e alla portata di (quasi) tutti riuscire a capire il problema di un motore totalmente meccanico, già diventa più complesso riuscire a capire il perché di un arresto nel caso ci sia dell'elettronica a comandare.
Senza (almeno) un tester allacciato alla porta diagnosi, difficilmente riesci a capirci qualcosa.
Il che vorrebbe dire avere a bordo, oltre a tutta una serie di pezzi meccanici i di rispetto, oltre a tutta una serie di componenti elettronici di rispetto, anche un tester per la diagnosi.
Tester che si deve essere in grado di adoperare, perché altrimenti... :-)
Io sono dell'idea che se hai un guasto al motore in alto mare (parlo delle navigazioni tipiche dei nostri mari), torni a riva comunque, utilizzando le vele.
Quindi poco ti serve avere pezzi di rispetto a bordo (a parte i più comuni quali cinghie, filtri, giranti).
-se ti pianta a due passi da riva ... :
se hai mare calmo, entri in porto comunque
-se ha mare mosso, e sei in una situazione critica, non hai certamente il tempo per metterti a dare riparazioni.
Ergo:a che servono pezzi di rispetto così "specifici"?
IMVHO
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