05-02-2018, 22:00
(05-02-2018, 18:22)danielef Ha scritto:Infatti per asciugare i panni si mettono al freddo...(05-02-2018, 01:03)rob Ha scritto: un po' di fisica: l'aria calda puo contenere molta più umidità dell'aria fredda, se in una giornata di inverno bella soleggiata uno apre la barca e "cambia l'aria" buttando dentro l'aria esterna, durante la notte il calo di temperatura dell'aria fa si' che l'aria non sia più capace di contenere la stessa umidità, che quindi può/deve condensare.
Esempio: bel sole temperatura 20°C, umidità relativa del 50%, un metro cubo di aria contiene circa 10g di acqua. Apriamo tutto per cambiare l'aria, poi chiudiamo e andiamo via.
Fine pomeriggio la temperatura scende a 10°C, i 10g/m3 rendono l'aria satura, comincia a condensare dappertutto.
Notte, la temperatura scende a 0°C, l'aria satura può tenere solo 6g al metro cubo, minimo minimo 4g vanno in sentina, seguiti da tutta la condensa creata da un'aria satura.
Con umidità relativa superiore, relativamente più frequente in mare, in sentina molta più acqua.
In sostanza, per l'umidità/condensa o si tiene sempre tutto ventilato, oppure meglio ventilare di notte e al limite chiudere tutto nelle belle giornate soleggiate; idem d'inverno meglio coprire i micropannellini solari dei funghetti aeratori perché non lavorino all'opposto di come dovrebbero
Bravo Rob!!!! Hai spiegato in maniera ineccepibile questo fenomeno fisico elementare ma molto poco conosciuto perché apparentemente non intuitivo!
Aggiungo solo una nota.
Un'altra sorgente rilevante di umidità in barca è umana: respiro e trasudazione.
Per non parlare poi della cottura dei cibi, specialmente se si brucia GPL.
Daniele

: l'aria calda puo contenere molta più umidità dell'aria fredda, se in una giornata di inverno bella soleggiata uno apre la barca e "cambia l'aria" buttando dentro l'aria esterna, durante la notte il calo di temperatura dell'aria fa si' che l'aria non sia più capace di contenere la stessa umidità, che quindi può/deve condensare.