23-02-2018, 20:31
Scusate il ritardo,
ho dovuto mollare il forum qualche giorno.
Grazie Bullo per la dritta, ho accorciato lo strallo di circa 5 cm tramite sostituzione di una orrenda prolunga autocostruita con due snodi appropriati, non ho tenditore né esterno né interno al tamburo del rollafiocco quindi le possibilità di regolazione sono limitate.
Breve prova in mare soddisfacente ma attendo condizioni diverse per verifiche e regolazioni definitive che è meglio fare sotto vela.
Possibile che le mie impressioni siano errate ma sai com' è, quando metti molto impegno su una miglioria può accadere che ti autoconvinci a prescindere dal risultato.
Talvolta si fanno "peggiorie" e si deve tornare indietro con la coda tra le gambe, spero non sia questo il caso.
È la prima volta che ho a che fare con le crocette a forte quartiere, lo trovo un armo complicato dove ogni giro di arridatoio implica ripercussioni su tutto il resto del rig.
Ho anche il belin sdoppiato senza sistema di regolazione, si dice che su questo armo serve poco... :-(.
È stata un po' lunga, ciò che conta però è non mettere in crisi la struttura, il resto si può rivedere.
Concedimi però una cosa:
Io con 18 kn di apparente devo ridurre genoa e randa altrimenti la barca forza all' orza, il timone diventa duro ed è difficile poggiare per non battere sui cavi delle onde.
20 gradi di barra costantemente alla poggia, che con la mia ruota corrispondono a circa 1/4 dì giro, li trovo eccessivi preferisco 10 gradi max.
Non faccio regate, almeno non con questa barca, quindi la priorità è il comfort e la possibilità di lasciar governare l' autopilota il più a lungo possibile.
Grazie anche ad Albert,
molto professionale il tuo intervento.
Elan, tramite l' Importatore italiano, è sempre stata celere nel soddisfare le mie richieste ma tra i disegni che mi ha fornito non appare il rake di progetto, benché esplicitamente richiesto.
Da loro ho scoperto, che il paranco per tesare il belin sdoppiato è previsto sia nella versione standard che in quella "performance" ancorché con sistemi differenti.
Penso di lasciare il piede d' albero dove lo hanno poggiato in origine in quanto quello che mi suggerisci mi convince.
Non credo però che fosse volontà del progettista che il supporto non fosse piazzato in linea con l' albero, il motivo mi continua a sfuggire, probabilmente non crea problemi strutturali e sarà la prima cosa da controllare se un domani dovessi trovare il sartiame lento.
Barche gemelle in Tirreno ne girano poche, se ne trovo una le faccio la tac fullbody!
In quanto a professionisti che se ne intendono ho avuto troppe delusioni in passato, non voglio dire che non ce ne siano ma la sensazione diffusa è che tendano a snobbare la nautica low-budget.
È per me un miraggio trovare un velaio o un rigger che trovino il tempo per una prova in mare, capisco che è una rogna ma con questo approccio...
Sapresti per favore suggerirmi un metodo per verificare il corretto allineamento sartiame/crocette/lande?
Può essere influenzato dal rake?
Grazie infinite per la pazienza
bv a tutti.[/quote]
ho dovuto mollare il forum qualche giorno.
Grazie Bullo per la dritta, ho accorciato lo strallo di circa 5 cm tramite sostituzione di una orrenda prolunga autocostruita con due snodi appropriati, non ho tenditore né esterno né interno al tamburo del rollafiocco quindi le possibilità di regolazione sono limitate.
Breve prova in mare soddisfacente ma attendo condizioni diverse per verifiche e regolazioni definitive che è meglio fare sotto vela.
Possibile che le mie impressioni siano errate ma sai com' è, quando metti molto impegno su una miglioria può accadere che ti autoconvinci a prescindere dal risultato.
Talvolta si fanno "peggiorie" e si deve tornare indietro con la coda tra le gambe, spero non sia questo il caso.
È la prima volta che ho a che fare con le crocette a forte quartiere, lo trovo un armo complicato dove ogni giro di arridatoio implica ripercussioni su tutto il resto del rig.
Ho anche il belin sdoppiato senza sistema di regolazione, si dice che su questo armo serve poco... :-(.
È stata un po' lunga, ciò che conta però è non mettere in crisi la struttura, il resto si può rivedere.
Concedimi però una cosa:
Io con 18 kn di apparente devo ridurre genoa e randa altrimenti la barca forza all' orza, il timone diventa duro ed è difficile poggiare per non battere sui cavi delle onde.
20 gradi di barra costantemente alla poggia, che con la mia ruota corrispondono a circa 1/4 dì giro, li trovo eccessivi preferisco 10 gradi max.
Non faccio regate, almeno non con questa barca, quindi la priorità è il comfort e la possibilità di lasciar governare l' autopilota il più a lungo possibile.
Grazie anche ad Albert,
molto professionale il tuo intervento.
Elan, tramite l' Importatore italiano, è sempre stata celere nel soddisfare le mie richieste ma tra i disegni che mi ha fornito non appare il rake di progetto, benché esplicitamente richiesto.
Da loro ho scoperto, che il paranco per tesare il belin sdoppiato è previsto sia nella versione standard che in quella "performance" ancorché con sistemi differenti.
Penso di lasciare il piede d' albero dove lo hanno poggiato in origine in quanto quello che mi suggerisci mi convince.
Non credo però che fosse volontà del progettista che il supporto non fosse piazzato in linea con l' albero, il motivo mi continua a sfuggire, probabilmente non crea problemi strutturali e sarà la prima cosa da controllare se un domani dovessi trovare il sartiame lento.
Barche gemelle in Tirreno ne girano poche, se ne trovo una le faccio la tac fullbody!
In quanto a professionisti che se ne intendono ho avuto troppe delusioni in passato, non voglio dire che non ce ne siano ma la sensazione diffusa è che tendano a snobbare la nautica low-budget.
È per me un miraggio trovare un velaio o un rigger che trovino il tempo per una prova in mare, capisco che è una rogna ma con questo approccio...
Sapresti per favore suggerirmi un metodo per verificare il corretto allineamento sartiame/crocette/lande?
Può essere influenzato dal rake?
Grazie infinite per la pazienza
bv a tutti.[/quote]
