In effetti il Flex ultra non ha la maglia multiassiale all’interno. Questo è un male da un punto di vista, dal momento che mancano le fibre diagonali dove servirebbero, ma un bene perchè non ci sono nemmeno nella maggior parte della vela, dove non servono ... mi spiego meglio: il problema dei multiassiali in poliestere/pentex è che si deformano velocemente più per le fibre inutilizzate che si contraggono che per quelle che si allungano sotto carico.
In ogni caso, e c’è pure scritto, è un materiale laminato di compromesso per risparmiare il costo del taglio/riassemblaggio che comporta la costruzione triradiale, in particolare per chi non è munito di taglio cad/cam.
Taffettà: è vero che costa, appesantisce la vela, se abbandonato a sè stesso rischia di ammuffire, ma evita la rottura del film dove viene cucito sia per l’assemblaggio che l’applicazione di accessori (tasche stecche, rinforzi anelli, terzaruoli, carrelli), dove è esposto ad abrasioni (borose), quando è soggetto a fluttering. Sappiamo che quando il film si rompe non assolve più il suo scopo e la vela è da buttare.
Nell’ angolo degli “orrori” ho una pila di vele film/film da regata di armatori che le hanno “crocierizzate” , che nel giro di una stagione, causa rottura dei films, sono passate dalla barca al non riciclabile ...
Poi ognuno ha le sue convinzioni che derivano dall’esperienza sul campo e su materiali diversi ...
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