17-06-2018, 13:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-06-2018, 13:58 da nape.)
il range, Marco, è quello del buonsenso. Io sono più talebano e per me non andrebbe modificato nulla che non avresti modificato secondo il regolamento in essere al momento in cui la barca è stata pensata ma comprendo che si possa volere cercare un punto di incontro. Ti premetto che io metto avanti l’originalità di un oggetto al mezzo nodo, ai cinque secondi di gph, alla rivendibilità. Gli IOR, fino all’83 (credo), quando il regolamento incoraggiò le barche-canoa a zero abitabilità, leggere e plananti, progenitrici di quelle di oggi, erano tutti molto diversi tra di loro per carena e i parametri di progettazione (coeff. prismatico in primis col piano velico, dislocamento, armo, etc. etc.) strettamente interconnessi. Oggi, ma non sono molto skilled sull’IMS, appare tutto molto più conformato, la carena più veloce si sa quale sia, l’armo più favorevole anche per cui, bompresso più, bompresso meno, cambi poco alla natura della tua barca. Ora, dove sta il buonsenso? Il buonsenso, secondo me sta nel fatto che non puoi prendere le gambe di Alberto Tomba e trapiantarle sul fisico di Yuri Chechi perchè il regolamento ti dice che si, gli piace e pensare che in questo modo ne esca uno sciatore da paura in grado di vincere medaglie d’oro sugli anelli alle olimpiadi per vent’anni. Poi c’è un fattore estetico: ma quei paramare ti sono proprio così indispensabili?
