E dopo un collaudo "in acqua" di tre prototipi su altrettante imbarcazioni per 5 mesi posso dire che il pilota SEATALK si comporta bene
Oltre alle funzioni basilari di correzione possono essere abilitate funzioni supplementari semplicemente premendo contemporaneamente più pulsanti (i.e. virata +1 & +10 o -1 & -10, Accensione e spegnimento retroilluminazione) Come accennato in altro post il feedback del cicalino dell'avvenuta ricezione del comando impartito è risultato essere molto utile anche se allantonandosi dal pozzetto e con il rumore del vento può risultare attenuato ma meglio di nulla!
Il cuore del circuito è il micro PIC16F648 che provvede alla decodifica del ricevitore del telecomando e invia contestualmente sul bus SEATALK le istruzioni al pilota quando si trova in modalità AUTO. Quattro transistori servono a generare i livelli idonei sul bus SEATALK e sulla UART del micro. Questa volta ho mandato a fare i PCB fuori così da dargli anche un aspetto più "professionale", scherzi a parte, la stagnatura delle piazzole e la laccatura delle piste di rame allungano la vita dei circuiti elttronici impiegati in ambiente marino. Sul firmware posso dire che la parte più interessante è sicuramente la conversione del segnale SEATLAK da seriale 9 bit a classico 8 bit. Chiaramente il micro "ascolta" il bus SEATALK e provvede ad inviare il segnale di comando solo se sul bus non ci sono altri TALKER