RE: modelli di carico su albero e sartiame
Come già detto in un miliardo di post, è l'RM che comanda tutti i calcoli su gli sforzi in barca, avendo quello con formuline semplici si arriva ai carichi che interessano un velista.
Per fare le pulci al dimensionamento e alla progettazione delle strutture come l'albero, una volta calcolato in base all'RM il carico statico di una sartia, si deve calcolare le reazioni di un determianto profilo ai carichi di compressione e inerzia in base alle caratteristiche tecniche del materiale utilizzato che a loro volta possono cambiare molto in base alla lega, se alluminio, o alle stratificazioni e tipo di laminazione se in carbonio.
Quando facevo io gli alberi i computer erano all'inizio e c'erano pochi software a disposizione, anzi quando ho iniziato il computer non c'era proprio, poi è arrivato e con lui qualche programma, noi ne avavamo uno fatto dall'ing, Nessi, che leggeva il disegno del profilo CAD e diceva le caratteristiche, poi per il resto si faceva tutto con l'esperienza, sbagliando raramente e con risultati simili a quelli attuali.
Oggi ci sono programmi a elementi finiti molto validi, ma spesso nella carpenteria, l'occhio e il mestiere è ancora indispensabile.
Alcune volte dei dettagli all'apparenza minimi, possono cambiare gli angoli di sforzo e la reazione dell'intera struttura alle sollecitazioni.
Anche le schede tecniche dei materiali devono essere prese con le pinze in quanto ci dicono solo la reazione di quel materiale, preso a campione, in base a provini specifici, poi nella pratica le caratteristiche sono altra cosa, la fornitura pure ecc...
Un altra cosa fondamentale, su cui si basa tutto, sono i coefficenti di sicurezza applicati che spesso moltiplicano X volte il numero del risultato dei calcoli teorici, quindi in base a questo potresti fare ad esempio un albero pesantissimo o uno al limite della rottura
Molti ingegneri si son giocati la carriera per aver applicato coefficieti di sicurezza sbagliati, tipo bulbi che si son sytaccati, assi timone rotti ecc..
Una barca non può essere progettata in base ai carichi a cui è soggetta normalmente durante una regata con vento medio o una crociera normale, ma deve essere in grado di sopportare un evento eccezzionale dovuto al mare o, nel caso specifico degli alberi, a un urto improvviso contro uno scoglio.
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