(04-12-2018 18:33)enio.rossi Ha scritto: Mi sembra bella ed anche con un bell'allunamento! Ma non la trovi un po grassa in alto, come fosse fatta per un albero flessibile?
Puoi mandarmi MP con nome veleria che l'ha fatta?
Dal momento che si vedono le etichette, non credo sia un segreto chi l'ha fatta
Nella foto c'è un filo di tensione di drizza di troppo, per cui il grasso sotto l'albero è leggermente accentuato. Normalmente ciò è dovuto alla drizza un po' elastica, ma in navigazione con un po' d'aria la tensione della balumina automaticamente fa scendere la penna ed il grasso si redistribuisce equamente.
La vela è progettata con qualche accorgimento rispetto ad una tradizionale: un minor differenziale di grasso in base (se la catena verticale rientra molto in base, la vela poi non si avvolge correttamente e fa le pieghe) e l'orientamento verticale delle stecche. Dunque la profondità della vela in alto non è diversa da quella di una randa tradizionale ed è ottimizzata sia per la prestazione che per l'avvolgimento, e non solo per quest'ultimo.
Il problema per cui adottiamo solo in rari casi le stecche verticali full, è che in alcuni carter (es. Selden) passano e riescono ad essere contenute agevolmente all'interno, mentre in altri, la maggior parte, che hanno dimensioni ridotte di fessura e diametro interno, creano dei problemi, in particolare quando la randa comincia a deformarsi e le stecche si disallineano. D'altronde, se avete mai preso in mano le stecche full, vi sarete resi conto che, a parte l'ultimo metro e mezzo in alto in carbonio, il resto della stecca è talmente flessibile che ha l'unica funzione di spingere e trattenere in alto quell'ultimo tratto rigido.
Ciao