20-01-2019, 22:11
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-01-2019, 22:14 da pacman.)
Per chi fosse interessato, qui illustro il metodo usato per il test idrostatico che mi ha insegnato un nuovo amico che ha la barca in secco vicino a me.
L'obiettivo è provare sia la tenuta degli innesti tra passascafo, valvola eventuale gomito e portagomma e anche tra il passascafo e la carena.
Come prima cosa ho fissato con sigillante poliuretanico (ma poi sono passato ad una semplice guarnizione in gomma per semplicità e rapidità) un contenitore metallico (va benissimo un barattolo di vernice vuoto) in modo che il passascafo sia al suo interno.
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Per tenerlo in posizione durante il test in pressione ho approfittato di quanto disponibile in cantiere (pali e cunei).
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Ho poi fissato al portagomma un lungo tubo, lasciando aperta la valvola della presa a mare
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che ho issato in verticale usando una drizza, dopo averlo riempito d'acqua
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In pratica, l'acqua nel tubo, uscendo dalla presa a mare aperta, riempie il contenitore e simula l'acqua sulla carena come se la barca fosse in acqua.
L'altezza della colonna d'acqua nel tubo posto in verticale, simula la pressione dovuta alla profondità a cui si trova il passascafo a barca immersa. In effetti, con una colonna d'acqua (tubo in verticale) di 3 m, esercitiamo all'incirca una pressione equivalente ad una profondità di 3 m del passascafo.
Tenendo presente che mediamente un passascafo si può trovare tra 1 m e 1,5 m sotto il livello di galleggiamento, la pressione esercitata supera di un paio di volte quella reale.
P.S.: ho voluto descrivere come realizzare il test solo perché facendo un po' di ricerche su questo ed altri forum, non ho mai trovato niente del genere descritto (come dire: astenersi perditempo e sobillatori
).
L'obiettivo è provare sia la tenuta degli innesti tra passascafo, valvola eventuale gomito e portagomma e anche tra il passascafo e la carena.
Come prima cosa ho fissato con sigillante poliuretanico (ma poi sono passato ad una semplice guarnizione in gomma per semplicità e rapidità) un contenitore metallico (va benissimo un barattolo di vernice vuoto) in modo che il passascafo sia al suo interno.
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Per tenerlo in posizione durante il test in pressione ho approfittato di quanto disponibile in cantiere (pali e cunei).
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Ho poi fissato al portagomma un lungo tubo, lasciando aperta la valvola della presa a mare
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che ho issato in verticale usando una drizza, dopo averlo riempito d'acqua
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In pratica, l'acqua nel tubo, uscendo dalla presa a mare aperta, riempie il contenitore e simula l'acqua sulla carena come se la barca fosse in acqua.
L'altezza della colonna d'acqua nel tubo posto in verticale, simula la pressione dovuta alla profondità a cui si trova il passascafo a barca immersa. In effetti, con una colonna d'acqua (tubo in verticale) di 3 m, esercitiamo all'incirca una pressione equivalente ad una profondità di 3 m del passascafo.
Tenendo presente che mediamente un passascafo si può trovare tra 1 m e 1,5 m sotto il livello di galleggiamento, la pressione esercitata supera di un paio di volte quella reale.
P.S.: ho voluto descrivere come realizzare il test solo perché facendo un po' di ricerche su questo ed altri forum, non ho mai trovato niente del genere descritto (come dire: astenersi perditempo e sobillatori
).
