(05-04-2019 20:56)don shimoda Ha scritto: Tra Batteria ed inverter dovrai inserire anche un interruttore ON/Off ed un fusibile, oppure un interruttore automatico che funge sia da interruttore che per la protezione da corto cirquito, a meno che il tutto sia già compreso nella fornitura dell'inverter.
..omissis..
A livello di impianto industriale non accetterei una sezione di 25 mmq per un carico costante di 125 Amper, preferirei investire i miei soldi con un cavo almeno da 50 mmq e calcolerei in quanto tempo per rientrare del sovrapprezzo dell'investimento con l'energia risparmiata. Nel tuo caso ipotizzando un uso alla massima potenza anche per 30 minuti al giorno và bene il 25 mmq che è più "maneggiabile"
Per una corretta esecuzione del lavoro i conduttori dovranno essere connessi con opportuni capocorda stretti a dovere, cosa che può fare un elettricista o un elettrauto con appositi utensili.
Non lesinerei sulla sezione del cavo considerando l'invecchiamento piu' rapido in ambiente marino e il fatto che la caduta di tensione quando di entita' rilevante vale piu' del costo per l'energia (non importante in barca) poiche' comporta l'interruzione del funzionamento dell'inverter che normalmente e' dotato di una soglia di minimo livello di alimentazione al di sotto della quale si spegne, la caduta massima tollerabile fra batterie e inverter la porrei al di sotto di 1V e gia' con questo limite ci troviamo con sezioni di almeno 50mmq per la distanza desiderata (la lunghezza del cavo va' considerata come somma dei cavi delle due polarita', in questo caso 5x2=10m) e per la potenza media dichiarate. Un cavo di tale sezione puo' sembrare non tanto maneggevole ma si riesce a posarlo sia pure con un po' di lavoro. Una soluzione piu' ragionevole risulterebbe l'installazione in prossimita' delle batterie utilizzando (se l'inverter lo consente e molti possono) un comando remoto per l'accensione e spegnimento, la breve distanza permetterebbe l'impiego di cavi di sezione piu' piccola. Infine una parola sul fusibile (se non si usa un magnetotermico opportuno) che e' bene sia di tipo "ritardato" per non cedere al picco di corrente richiesto all'accensione o maggiorato opportunamente per sopportarlo se di tipo "rapido".