falanghina
Vecio AdV
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RE: graffi sul gelcoat
Lucidare è una di quelle cose che si fa in un modo solo, per la quale non dovrebbe esserci nessuna partigianeria, ma che crea più faziosità del calcio.
Le regole per lucidare sono semplici.
Grana si abrasivo tradizionale fino a 800, passare a piramidale per arrivare fino a 1200 (che sembra già lucido).
Poi sisal, cotone, feltro o lana a secondo di quel che si lucida (e relativa paste).
C'è una regola: a volte lucidare troppo crea problemi...la riflettAnza non perdona.
Un carter satinato sembra perfetto: lo lucidi a specchio e non si può guardare; tutti i difetti emergono in modo impietoso e questo accade tanto più la superficie è grande.
Lucidare è uguale per tutto: vernice, acciaio, plexiglass, la plastica della capottina e perfino il vetro.
Se lucidi occorre equilibrio.
Quando lucidi un candeliere, devi usare la tecnica ed i protocolli in modo rigido.
Il candeliere è piccolo, la lucidatura ha funzione protettiva.
Lo stesso vale per un gioiello o un oggetto comunque prezioso.
Se hai una fiancata di una barca e ti metti a lucidare come Dio comanda, probabilmente fai danni: quando hai finito, è facile vedere una superficie tutta ondulata che fa schifo.
Allora, meglio fermarsi ad un livello più grossolano: apparentemente sbarluccica e sembra una cosa bella.
Certo, lo sembra fino a quando non si affianca un Riva, con il suo "cofano" a 11 mani di vernice, passato con trizac grado 5 e rifinito a feltro.
Allora non sembra più un buon lavoro.
In ogni caso, spesso, un pochino di pasta abrasiva toglie un grosso problema senza crearne di maggiori.
La lucidatura è equilibrio.
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01-05-2019 09:05 |
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