Qualche piccola correzione:
- 3 ampere per mm2 mi pare esagerato, sopratutto se parliamo di corrente di picco. Per un WC che succhia 20-25 ampere non credo nessuno metta un 8mm. In ogni caso, le norme ISO10133 indicano un rapporto che dipende dall'amperaggio. Per 2,5mm2 danno 25 ampere (rapporto 1 a 10) per cavo con un isolamento termico normale. Per 50mm2 danno 210 ampere (rapporto 1 a 4). Conta ovviamente se l'uso è continuo o per qualche secondo visto che stiamo parlando di surriscaldamento, io comunque seguo quelle;
- i connettori faston non sono indicati perchè sono basati su attrito (settimana scorsa mi si è staccato quello del quadro motore (che non posso cambiare)); se li metti tu tanto vale usare quelli indicati: a occhiello oppure se la vite non si può togliere "captive spade" (non so come si dice in italiano), aperti ma con l'uncino che li blocca;
- il discorso "serve solo per la carica" è quindi va bene piu' piccolo non mi pare un indice di inesperienza, ma di buon senso: se hai una elica che va a 200-300 ampere e un alternatore che ne eroga max 70 non si vede perchè uno dovrebbe montare delle bestie da 75mm2 fino alla prua, li monti adeguati alla corrente di ricarica;
In generale, il forum è fatto in buona parte da e per "volenterosi proprietari che vengono da altri mestieri e competenze;" sono d'accordo che alcuni faranno minchiate alla ennesima potenza come dici tu e molti (se si sforzano di essere umili, un po' studiosi, scrupolosi, e non imbranati), faranno dei buoni lavori (e magari qualche minchiata ogni tanto che dovranno correggere, ma magari non piu' delle "aziende serie"); affidarsi alle aziende serie per ogni cosa è molto comodo se hai qualche decina di migliaia di euro soverchie (dopodichè quando se in mezzo al mare, non ti arriva corrente al quadro e non hai mai messo mano alla barca sei costretto a usare l'epirb)
(06-04-2019 10:15)Lupo Grigio Ha scritto: In generale, a bordo conviene adottare quattro principi di base:
- la sezione di ogni cavo deve essere dimensionata in modo da non superare i 3 A per mmq (3 Ampere per millimetro quadro, a bordo; altrove basta, in genere, stare entro i 4 A/mmq), evitare al massimo le giunzioni di cablaggio, e fare i capicorda (terminali del cavo con elemento di giunzione adeguato) in modo sicuro (facile con cavetti sottili e terminali tipo faston, difficile con cavi di dimensione importante e morsetti o occhielli da "crimpare" con strumenti appositi),
Il fatto che sia stato scritto, qui sopra, che forse basta un cavetto di sezione ridotta per il parallelo, visto che "...serve solo per la ricarica..." temo che evidenzi che chi scrive ha poca esperienza di impiantistica elettrica e rischia di cacciarsi in guai seri: posso consigliare di rivolgersi ad una azienda di impiantistica elettrica seria?
Non per fare terrorismo, ma la stragrande quantità di barche che va a fuoco, ci va per guai all'impianto elettrico e, per esperienza personale attualmente ancora in corso, anche i cantieri costruttori, ogni tanto, fanno delle minkiate incredibili su questo fronte: figurarsi gli artigiani elettricisti dei marina, e figurarsi (all'ennesima potenza) i volonterosi proprietari sulla propria barca, che vengono da altri mestieri e competenze...