(03-07-2020 09:34)lord Ha scritto: Non sono un ing. e la conosco così .
La deriva viene colpita dal fluido con un angolo di incidenza. Quest'angolo che e' lo scarroccio impone al fluido di separarsi per poi ricongiungersi a fine deriva. Visto l'angolo di incidenza, le due strade hanno lunghezza differente, si crea una pressione dove il fluido e' piu compatto e fa il giro piu'corto. Come per un ala di una aereo o un vela, si crea portanza. Questa forza combinata ad altre fa andare la barca verso il vento.
E' questa la risposta giusta alla domanda di Antres.
In termini ancora più intuitivi:
di bolina la rotta effettivamente tracciata non coincide con l'asse longitudinale della barca (cioè con la sua prua), ma è un po' di gradi spostata sottovento (a causa dello scarroccio). Pertanto se noi proiettiamo due linee immaginarie che coincidono rispettivamente con la rotta effettiva e con quella dell'asse longitudinale della barca, esse formeranno un angolo; questo angolo è l'angolo di incidenza della pinna di deriva con il flusso dell'acqua. Conseguenza di tale angolo di incidenza è la "portanza" che spinge la barca sopravvento (allo stesso modo in cui l'ala di un aereo spinge verso l'alto l'aereo stesso).
Lo stesso effetto lo fa il timone e se la barca ha una tendenza leggermente orziera (che costringe a dare un certo angolo sottovento al timone) la portanza di questo aumenta ulteriormente; oltre un certo limite di incidenza però stalla e il suo effetto portante si annulla di colpo