(13-10-2020 08:32)ZK Ha scritto: gli A0 non si possono definire vele grasse.
quando si dice grasso si intende di una vela da poppa con forme simili al pallone.
sono vele che non si possono rullare sull' inferitura, anche col miglior strallo antitorsione avresti finito di avvolgere la base e avresti ancora tanta roba libera.
la definizione che usa kavok e' quella north, il numero dopo code indica la percentuale della misura tra la meta delle balumine, per il code0 e' 75.
si potrebbe dire che il code100 e' un a1 magro, direi che e' il massimo "frullabile" in inferitura, oltre la parte eccedente di grasso rimarrebbe in bando.
il frullino non e' la soluzione per tutte le vele, e non e' neanche sta cosa comoda se viene usato male... funziona nove volte su dieci,o anche 19 su 20, la volta che non frulla... si riparte dal frullino, tutto il resto e' da buttare.
entrare nel merito della longevita degli stralli antitorsione? di sicuro ne sai quanto e piu di me, non sarebbe male farci chiarezza, nel top down sono il limite piu rilevante e il loro decadimento e' importante.
Mi sembra un pò come tornare indietro quando vennero fuori le prime rande avvolgibili, alla maggior parte dei velai facevano così schifo che più che capire come farle funzionare, cercavano di farle assomigliare il più possibile a quelle tradizionali e poi si incastravano... dopo aver visto che rappresentano una grossa fetta di mercato, si sono impegnati a studiarle e oggi funzionano più o meno tutte ...
Il cavo antitorsione nel top down su simmetrici grassi è la cosa più importante, il problema della vela che si annoda è dato proprio da quello, l'avevo già scritto ma ho visto che nessuno gli ha dato importanza, provo a rispiegare il fenomeno della vela grassa che si annoda sullo strallo e poi non si riapre più.
Ammettiamo di avvolgere la vela in senso orario su un cavo antitorsione di scarsa qualità, si fa girare il tamburo per diversi giri caricadolo come una molla, a un certo punto il cavo si compatta e parte l'avvolgimento, quando questo è terminato e si rilascia il loop a circuito chiuso, il cavo caricato come una molla, ritorna indietro girando in senso opposto all'avvolgimento, la parte di vela che è stretta a contatto con lo strallo lo segue avvolgendosi al contrario, quindi ti trovi con la parte esterna della vela che è avvolta in senso orario e la parte interna in senso antiorario, quindi non la riapri più ... se il cavo antitorsione è di ottima qualità e di grosso diametro, parte subito senza troppi giri a vuoto.
Anche la lunghezza del lashing della mura è importante che non sia troppo lungo altrimenti si annoda al contrario anche lui.
Altra cosa importante è la presenza della guaina, che non serve come molti pensano a proteggere la vela, ma a creare una separazione tra lo strallo e la vela, in modo che lo strallo ritornando in posizione non se la porti dietro.