opinionista velico
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RE: barca senza gelcoat
Lo strato verdognolo potrebbe essere:
- un primer (di solo aggrappaggio, nel qual caso lo spessore risulterà sottile; di solo riempimento o c.d. fondo, quindi con spessore maggiore e che funge un pochino anche da barriera antiosmosi; o con entrambe le funzioni);
- un semplice strato isolante (tipo le pitture al clorocaucciu) tra vetroresina e antivegetativa;
- un vero e proprio trattamento antiosmosi con epossidiche colorate specifiche per lo scopo.
In ogni caso credo che il distacco dipenda da un’applicazione fatta male, forse perché il supporto (cioè la vetroresina) non era perfettamente asciutto, pulito e sgrassato (che non significa dargli una strofinata con uno straccio, magari unto e sporco, imbevuto di acetone, come ogni tanto vedo fare da qualche "esperto" della banchina).
Era capitato anche a me dopo il mio primo anno in acqua (seguito da 5 anni del precedente proprietario). La pulizia molto energica, con l’idropulitrice, aveva staccato parti del trattamento antiosmosi (Acquastop Veneziani) con sovrastante primer e antivegetativa, creando alcuni “buchi” fino a 50-60 cm di diametro. Sotto era però rimasto il gelcoat.
Stesso problema sul timone che si stava vistosamente sfogliando a partire dal trattamento (sempre Acquastop). Il timone l’ho rifatto completamente con qualche mano di epossidica (credo West-System, ma non ricordo bene, comunque, per lo scopo, una vale l’altra, anche se economica) e una mano di primer epossidico (mi sembra dell’Attiva Marine, ma va bene anche quello epossidico che si usa per lavori di carrozzeria e che costa circa la metà).
Stesso trattamento per rifare le “pezze” alla carena.
Dopo 13 anni è ancora tutto lì.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-10-2020 06:23 da opinionista velico.)
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16-10-2020 06:08 |
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