26-01-2021, 10:11
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-01-2021, 10:13 da pepe1395.)
(26-01-2021, 09:04)orteip Ha scritto: Morale: per avere le migliori prestazioni dalle batterie di bordo occorre un impianto bilanciato, o si monta tutto ad acido libero o si monta tutto AGM.
O si usano 2 caricabatterie, uno da pochi ampere (meno di 10) per la batteria di avviamento ed uno adeguato alla capacità delle batterie servizi per caricare queste ultime.
In questo modo le batterie vengono caricate al 100% e in modo intelligente; anche se hai tutte le batterie con la stessa chimica il caricabatterie a più uscite considera solo quella definita master, le altre vengono caricate con fasi (bulk, absorption e float) che assai raramente corrispondono alle esigenze delle batterie slave.
Classico esempio, qualche giorno in rada, batterie servizi quasi scariche, batteria motore piena. Si torna in porto a vela, accendendo il motore solo per le manovre. Ci si attacca alla corrente in Imarroncinichegalleggiano...., la batteria motore viene caricata secondo la politica delle batterie master. Avrebbe bisogno solo della fase float, che porta le batterie dal 95% al 100%, invece si becca tutta la fase bulk (fino all’85% della capacità con massima corrente erogabile dal caricabatterie e tensione in aumento), poi la fase di absorption (fino al 95%, con tensione costante e corrente calante) e finalmente la fase float, l’unica che la povera batteria motore avrebbe desiderato ricevere. Risultato la batteria motore ha buttato in calore l’energia in sovrappiù, uno studio della Victron ha dimostrato che a parità di condizioni una batteria che vive per X anni a 30 gradi, se campa a 40 gradi ha un vita di X/2 anni. Solo 10 gradi in più e la vita dimezzata!
